00 29/01/2017 23:02
Il film si inserisce nel filone di film italiani d'autore che in quel periodo puntavano molto sull'aspetto sperimentale della pellicola, anche nel tipo di inquadrature e di colonna sonora. Da questo punto di vista mi sembra riuscito.
Inoltre, si inseriscono anche aspetti sociali, sempre da quegli anni, molto discussi, come i tagli alla forza-lavoro dovuti allo sviluppo tecnico-scentifico, la bio-etica, le rivendicazioni dei lavoratori; ma anche fenomeni di costume, come i tradimenti nelle famiglie medie e per bene, le pratiche sessuali bizzarre, e la gestione della pazzia.
Il tutto, anche se non in modo così esplicito come nel mio elenco qui sopra, inserito in una trama thriller, per quei tempi, fatta di trame tanto pianificate, quanto dagli esiti imprevisti.
Posto che la cosa migliore, sono d'accordo, è la bellissima Ewa Aulin, si può dire tranquillamente che si tratta di un buon film.