Ho visto che nel thread del primo capitolo mi ripromisi di non vedere il sequel, però il tempo mi ha fatto scordare le buone intenzioni e ci son cascato.
Domenica mattina, ancora sonnacchioso perchè probabilmente ancora provato dal recente covid e sicuramente minato dalla depressione derivante dal trovarmi ancora in italia con cose da sbrigare quando vorrei essere ovviamente altrove da tempo: non voglio giocarmi un film serio in queste condizioni, allora approccio distrattamente questo Mirrors 2, che chissà perchè era nel frattempo finito nei miei folder.
Dai titoli di testa, con frammenti di vetro disegnati pure male che schizzano ovunque, sembrerebbe di essere finiti in un sequel straight to video di Final destination: invece è il sequel straight to video del remake di un film coreano, che incrocia decessi alla Final destination coi presupposti di Chi vive in quello specchio?
Proseguendo appaiono Stahl già scoppiato e la Vaugier mai esplosa, poi si vede pure il faccione di William Katt (proprio quello di Ralph supermaxieroe e del primo House), ma l' effetto nostalgia svanisce subito quando si scopre che ricopre un ruolo insulso; anche il cast artistico è zeppo di seconde file, dal mestierante Garcia dietro la mdp fino allo sceneggiatore Matt Venne che diede forse il meglio di sè scrivendo Pelts, quindi ci si chiede come mai le morti truculente (un repertorio di effetti speciali con ferite da taglio) invece funzionino così bene: la risposta arriva coi titoli di coda, ove si scopre che quelli del KNB, da provetti mercenari (ottimi, ma pur sempre mercenari) hanno messo lo zampino anche qui.
Avrei fatto meglio a mantenere la promessa, effettivamente, ma questi specchi alla fine hanno fottuto anche me.
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"Quanta benzina abbiamo?"
"Non molta."
"Okay..."