Needle (supernatural)

Direttamente dall' Australia, il film ci parla di un diciottenne che eredita un aggeggio con poteri soprannaturali che causa la morte dei suoi amici. Dirige John V. Soto che troviamo allo script insieme a Anthony Egan.

Film sicuramente bizzarro, dal momento che un fan australiano di Argento tenta di proporre il whodunit caro al maestro italiano in salsa curiosamente horror: alla galleria dei marchingegni nefasti di cui già facevano parte il cubo di Barker, la pulsantiera di Matheson, l' insetto meccanico di Del Toro ed il tanatoscopio di Bessoni, John Soto (mai sentito prima, e neppure dopo) aggiunge una scatola che può procurare la morte a distanza, dolorosamente. Se il modus operandi è decisamente soprannaturale, gli stilemi del giallo argentiano sono rispettati in pieno (panoramiche di architetture, ppp di guanti neri, dettagli ripresi in macro), si cita pure una fantomatica Fondazione Argento, e si vede la Jane Badler del cult Visitors (ancora fascinosissima) interpretare una insegnante che si chiama Banyon. Il rituale dell' investigazione è rispettato scrupolosamente, peccato che dopo un' oretta promettente esso conduca ad uno scioglimento puerile, che trasforma in un goffo giocattolone ciò che sino a quel momento era stata un' operazione in bilico tra antico e moderno condotta con tecnica competente ed impreziosita finanche da ottimi effetti ultragore.
Spiace dirlo, ma l' insieme è irrisolto e deludente, affossato da una trama che palesa buchi macroscopici, coincidenze improbabili e passaggi casuali: anche quando si maneggia il soprannaturale, certi aspetti richiedono rigore.