The Reign of Horror Forum Forum di discussione sul cinema horror, splatter, trash, exploitation e sul cinema horror amatoriale

Cold Fish (asian, serial killer)

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    Kissoon
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    00 16/02/2010 14:36
    Nuova opera di Shion Sono (suicide club, strange circus). La trama è segreta, si sa solo che tratterà la storia vera di un serial killer.






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    The Reign of Horror
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    00 16/02/2010 14:37
    staremo a vedere

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    Kissoon
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    00 03/09/2010 18:08
    Poster+Pics+Trailer










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    Kissoon
    Post: 14.394
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    00 08/03/2011 23:45
    Poster



    Sito Web: http://www.coldfish.jp/index.html
    [Modificato da Kissoon 08/03/2011 23:45]



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    Kissoon
    Post: 14.700
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    00 21/04/2011 22:19
    Uscita: 6 luglio



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    Kissoon
    Post: 14.938
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    00 13/07/2011 12:24
    Trailer Uncut




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    Wampyr
    Post: 1.642
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    00 13/07/2011 23:10
    quindi, è uscito ?
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    Kissoon
    Post: 14.941
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    00 14/07/2011 20:02
    In dvd Uk già lo trovi.



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  • Uccio.23
    00 14/07/2011 23:43
    Me lo vedo a breve, anche perché ho letto recensioni assolutamente entusiastiche e Sono ha un che di geniale.
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    Kissoon
    Post: 14.958
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    00 15/07/2011 01:56
    Eh si, bel regista, devo recuperare un pò di roba, a partire da strange circus.



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    Wampyr
    Post: 1.644
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    00 16/07/2011 00:26
    molto bello Strange Circus [SM=g27811]
  • Uccio.23
    00 18/09/2011 23:45


    Tsumetai Nettaigyo (Cold Fish) è l'ultima fatica di Shion Sono, regista nipponico del quale avevo già avuto modo di apprezzare sia l'originale Ekusute che lo schizofrenico Suicide Club; il nostro si inserisce a pieno titolo nel novero dei folli cineasti giapponesi capaci di miscelare il gore più sadico ad un reale interesse sociologico e, perché no, di denuncia.
    Thought-provoking, direbbero gli inglesi.
    In estrema sintesi abbiamo Nobuyuki Syamoto, proprietario di un piccolo ma decoroso negozio di pesci tropicali. Syamoto ha una moglie giovane e attraente ed una figlia ribelle e anche un pochino troia, che non accetta la nuova madre, odiando di riflesso anche il padre (la madre effettiva è morta).
    La giovanotta viene pescata a rubare in un supermercato, ma scampa alla denuncia grazie al generoso intervento di mister Murata, un imprenditore di successo che commercia in pesci tropicali e possiede una immensa catena di acquari.
    Murata è un tipo fuori dalle righe, dispensa consigli, allegria, battute di spirito e un sacco di energia, assume la figlia di Syamoto per aiutarla a crescere, salvo poi rivelarsi fulcro di una efferata attività criminale con la quale il nostro si sollazza nello sfamare i pesci di un fiumiciattolo non lontano con i resti delle sue vittime, accuratamente fatte a fettine e disossate all'uopo. Inevitabile che ne faccia le spese proprio Syamoto, coinvolto in qualcosa di insostenibilmente aberrante: ma sarà proprio la follia di Murata a rivelare gli istinti primordiali e latenti del povero Nobuyuki, in un crescendo di sangue e frattaglie.
    Cold Fish è una pellicola molto particolare: è di durata estesa (si raggiungono i 144 minuti) ma risulta talmente coinvolgente nella sua lenta ma inesorabile follia da essere tanto malata quanto accattivante, fino al malefico epilogo.
    Ed è una pellicola nella quale il black humour la fa da padrone in maniera assoluta, impersonificato da un Denden stratosferico, capace da solo di reggere quasi interamente l'intera struttura narrativa, portando in scena un mister Murata che rivoluziona l'idea di serial killer, estremizzandola e cospargendola di malsana ironia.
    Degno comprimario è anche l'ottimo Mitsuru Fukikoshi e la sua escalation verso la totale perdita di qualsiasi forma di autocontrollo. Unleash the beast.

    Sono dirige con stile essenziale, non si risparmia sui dettagli più macabri ed assume un atteggiamento quasi voyeuristico nei confronti delle tante, improvvise nefandezze alle quali assistiamo: un atteggiamento funzionale al messaggio pessimista e persino nichilista che il regista porta avanti e mai nasconde allo spettatore.
    Nessuno spazio per il benché minimo segno di salvezza o redenzione.

    Consigliato ai fan di Miike, a chi ama il cinema giapponese e la sua depravazione intellettuale, ai gore-maniacs e a quelli che conoscono la splendida Asuka Kurosawa e ne apprezzano l'infinita sensualità.
    Per chi non la conoscesse:

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    Kissoon
    Post: 15.128
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    00 19/09/2011 16:27
    Da vedere [SM=g27811]



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    galilee
    Post: 3.268
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    00 19/09/2011 17:44
    Che gnocca. [SM=g27811]

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    Wampyr
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    00 19/09/2011 23:21
    è tutto molto interessante [SM=g27830]
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    Kissoon
    Post: 17.082
    Registrato il: 21/10/2005
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    00 11/05/2015 13:35
    Dopo il monumentale LoveExposure, ecco un' altra opera di Sono complessa e ben strutturata. Niente a che vedere con la durata di LoveExposure, anche se con questo si sforano le 2 ore, senza nemmeno accorgersene. Storia di un padre che si risposa e la figlia odia la nuova madre. Oltre ai problemi in famiglia ci si metterà un uomo, Murata, che assumerà la figlia di Shamoto, nel suo acquario di lusso rompendo il fragile equilibrio della famiglia. Murata è un uomo molto sopra le righe coinvolto in affari loschi e pericolosi, trascinando nel suo mondo oscuro anche Shamoto. Il tutto ci viene mostrato progrssivamente, a piccoli passi, calandoci in un vortice di follia, morbosità, frustrazione e violenza, culminante nel tragico e scioccante finale, quasi poetico. Shamoto sarà costretto a subire un processo che lo porterà a cambiare completamente la sua indole.
    Non mancano le scene forti, basti pensare che verrà usata una statua della Madonna per tramortire una donna.......




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    ludo-van
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    00 16/05/2015 09:12
    Re:
    Kissoon, 5/11/2015 1:35 PM:

    verrà usata una statua della Madonna per tramortire una donna.......





    lol

    ______________________________
    Non fumare, bevi birra
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    MD-MAniak
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    00 03/07/2022 18:29
    Serial killer è una tag fuorviante giacché qua si parla di gangster movie in piena regola, parzialmente aderente agli omologhi tricolore laddove vengono rappresentati omicidi tra santini e madonne.
    Sion Sono accantona fronzoli e svolazzi che fecero capolino nell' horror Suicide circle, in favore di uno stile essenziale quasi da docufiction, per narrare una storia ispirata a fatti reali: sarà vero? Quel che è certo è che qua si ha a che fare con un prodotto idealmente a metà strada tra Miike (con Bizita Q in testa) e Kichiku dai enkai (quello sì ispirato ad un fatto di cronaca).
    Il risultato è un film dalla durata quasi epica, e cmq da grandi occasioni, in cui gli ultimi 25 minuti violentissimi e malsani sublimano l ' atmosfera straniante che aveva permeato le 2 ore precedenti.
    Se una vicenda del genere fosse accaduta davvero nella realtà vorrebbe dire che certa umanita' è messa molto peggio di ciò che sembra; meglio quindi non preoccuparsene troppo, ed accontentarsi di una morale (quella sì veritiera) secondo cui reagire passivamente ai problemi anziché affrontarli di petto è il modo migliore per peggiorarli gravemente: lo dimostra un protagonista remissivo e rassegnato, che avrà il coraggio di prendere in mano una situazione scabrosa e spinosa quando ormai sarà troppo tardi.
    Non si tratta di un film scorrevolissimo, tuttavia può valere la pena.
    [Modificato da MD-MAniak 03/07/2022 18:38]


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    "Quanta benzina abbiamo?"

    "Non molta."

    "Okay..."