Lodi anche da parte mia, per questa buonissima prova su come si costruisce la Tensione.
So che non è un gran che, per un uomo, dire che s'è riconosciuto nell'attrice protagonista. Ma mi tocca.
Mi tocca dirlo, perché l'insieme dei dettagli che nel sapiente crescendo emozionale vengono via via comunicati ha trovato nel sottoscritto un bersaglio ancora più impressionabile della spaventata Stefania.
Succedono cose impossibili, come le logiche assenze che si comportano da supposte presenze, e nel gioco del dubbio si rimane letteralmente pietrificati, in attesa dell'epilogo.
Epilogo che poi, come spiegava Maniak, va così e così. Frettoloso, non all'altezza di quanto viene in precedenza, anche se il cattivo, a ben vedere, lo sguardo truce ce l'ha.
Finale a parte, sceneggiatura impeccabile. Sceneggiatura scritta con sensibilità e intelligenza, laddove si comprende quanto e come l'orrore sia fratello del dubbio, e quanto e come poche cose, per l'eternità, anche da adulti, scopriremo più terribili dell'immaginarci intrusi sotto al letto.
In... "casa nostra". Dove ci sentiamo più al sicuro.
Agghiacciante, quindi, il primo sms.
Scelte scenografiche mirate, dialoghi recitati con impegno, regia agile ma mai troppo falsata, mai troppo lontana dalle possibili evoluzioni dell'occhio umano.
Vi ringrazio per la visione.
[Modificato da Steveau 31/05/2010 20:32]
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"Si staranno preoccupando per noi?"
"No, non ancora. Dovevamo incontrare i camion venti minuti fa; si faranno vedere soltanto fra un'ora e mezza. Alle due, cominceranno a chiedere a
qualcuno se c'hanno visto. Alle tre ci cercheranno nei bar, e verso le quattro si arrabbieranno. Alle cinque, forse qualcuno capirà che ci siamo persi. Alle sei, il capitano penserà di chiamare il comando, e lo farà solo alle sette e mezza. Dal comando risponderanno che è tardi e
che ci penseranno domani."