00 02/06/2010 13:17
Davvero un peccato.

E non solo perché le buone risorse del cortometraggio (regia, fotografia, location e make up) sono affossate da una qualità video propostaci assolutamente da dimenticare.

Un peccato lo è anche, e soprattutto, perché il lavoro comincia ottimamente, con un'atmosfera ricercata, fortemente emotiva, e si trasforma poi in una grossolana ricerca del facile rumore metallaro, della facile azione violenta, del facile turpiloquio masculino, della facile retorica muscolare da comitiva militaresca.

In un istante si perde la magia dell'incipit, davvero notevole, e si cala a picco in un contesto cartonato che sa di fasullo sotto ogni punto di vista.
La recitazione, i dialoghi, le relazioni tra i personaggi, i nomi di questi ultimi... tutto sembra corrispondere perfettamente ai dettami del cinema adolescenziale più truce, videogiocato e superficiale, che pompa adrenalina togliendo spazio ad anima ed emozione.

M'ero convinto d'essere di fronte al miglior corto in gara, in prima battuta. Perché, ripeto, l'inizio è da urlo, anche grazie alla buonissima colonna sonora.

Poi arriva il primo sparo, seguito da interpretazioni e dialoghi che fanno più male di qualunque fucile, e via.
Addio.

E sì che pure il titolo, m'aveva affascinato.
Davvero un peccato.







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"Si staranno preoccupando per noi?"
"No, non ancora. Dovevamo incontrare i camion venti minuti fa; si faranno vedere soltanto fra un'ora e mezza. Alle due, cominceranno a chiedere a
qualcuno se c'hanno visto. Alle tre ci cercheranno nei bar, e verso le quattro si arrabbieranno. Alle cinque, forse qualcuno capirà che ci siamo persi. Alle sei, il capitano penserà di chiamare il comando, e lo farà solo alle sette e mezza. Dal comando risponderanno che è tardi e
che ci penseranno domani."