00 29/05/2010 16:43
Orrore quotidiano, e quindi più che mai realistico, in questa tristissima cronaca di un massacro. Sembrerà banale e scontato, specie per chi conosce un po' la storia della mia vita, ma ogni opera cinematografica o letteraria che spara a zero sull' istituzione familiare si guadagna quasi sempre la mia simpatia. Specie se, come in questo caso, è misurata e fatta bene. Graffiante il titolo, anzitutto, dalle molteplici chiavi di lettura specialmente in virtù dell' epilogo. Sceneggiatura non particolarmente elaborata ma sintetica e paurosamente efficace, a partire dall' azzeccata scelta di accompagnare la quasi totalità delle immagini con un racconto degli eventi in terza persona. E pulita la regia, valorizzata da inquadrature fuori fuoco per scelta e da musiche dove ben si avverte la mano di professionisti (ricordiamo che Marco Werba ha curato la colonna sonora del film di Argento "Giallo", che paradossalmente non ho però apprezzato).
[Modificato da MD-MAniak 29/05/2010 17:25]


*****************************

"Quanta benzina abbiamo?"

"Non molta."

"Okay..."