erib, 03/06/2010 23.01:
Concordo con Steveau, MD-Maniak, Turesan, e Carpenter sulla qualità dei cortometraggi in concorso, il festival in questione, per me è come una scuola e nel caso specifico l'università per gli anziani.
Un gran lavoro per i giudici quest'anno e devo dire che lo hanno svolto egregiamente
Si può essere d'accordo o meno sui giudizi espressi, ognuno ha i propri gusti e le proprie idee ed è giusto quando non li condividiamo, dissentire,
Comunque, nelle critiche, si può sempre trovare qualcosa che può tornarci utile per il prossimo corto che andremo a girare, facciamone tesoro!!!
Ci sono diversi corti che mi sono piaciuti, "Stefania" per la recitazione, ho trovato simpatico e ben fatto "Real Days" come anche "The Furfangs", anche se "simpatico" può suonare strano in un concorso horror ma è una questione di gusti e a me piace mescolare gli opposti, mi è piaciuta la storia di "Focolare domestico" un pò meno la realizzazione e del "Il mistero delle nove croci" l'dea.
Di "Legacy of Blood" di Carpenter, ho apprezzato la semplice linearità notando un bel miglioramento rispetto ai lavori precedenti.
Steveau.... ci hai incuriosito...... chi ti ha lasciato di stucco????
Non si può dire.
Non perché sia 'sta notizia...
"Ma chi è Steveau? Stica...!"
Piuttosto perché c'è tutta la seconda parte del Festival da rispettare, la parte che personalmente ritengo più importante.
Quella cioè in cui i pareri espressi dalla giuria diventano materialmene valutabili.
Vediamo che succede. Perché, a parte le mie preferenze, che conosco alla perfezione, non so cosa abbiano deciso gli altri giurati.
In questo, nel generare segreti anche tra i più coinvolti, il Master Visani è diabolico...
[Modificato da Steveau 03/06/2010 23:52]
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"Si staranno preoccupando per noi?"
"No, non ancora. Dovevamo incontrare i camion venti minuti fa; si faranno vedere soltanto fra un'ora e mezza. Alle due, cominceranno a chiedere a
qualcuno se c'hanno visto. Alle tre ci cercheranno nei bar, e verso le quattro si arrabbieranno. Alle cinque, forse qualcuno capirà che ci siamo persi. Alle sei, il capitano penserà di chiamare il comando, e lo farà solo alle sette e mezza. Dal comando risponderanno che è tardi e
che ci penseranno domani."