00 14/01/2011 23:34
Giocato e finito.

In primis, se cercate un prodotto old-fashion, un Silent Hill o un survival horror "vecchia scuola" questo è proprio il prodotto giusto, pur essendo un titolo grezzo può regalare grandi sessioni di gioco, a me ha ricordato Overblood e Silent Hill come silenzi e pause d'azione. Puntualizzo che se cerate un survival horror "new-age" (RE4, Alan Wake..) questo titolo non è neanche da toccare con un palo, quì c'è persino il tanto odiato backtracking, ci sono molti momenti di stallo [e scale!], tante stanze vuote e tanti corridoi,

Anyway le atmosfere in questo gioco, la fanno da padrone, il vero punto di forza di Cursed Mountain sono infatti le atmosfere fredde, solitarie, inanimate e opprimenti, le splendide ambientazioni spoglie e grezze completano il quadro. c'è un sapore di dejavù con RE4, c'è la stessa maniacale intenzione di dare al giocatore paesaggi viventi, virtuali ma esistenti. Se Pueblo poteva essere "realmente" un piccolo villaggio iberico, se Silent Hill poteva essere davvero un cittadina del Mid Weast, allora anche Lasho può essere una cittadina "vera" nella sua fantastica trasposizione. Cmq è proprio il Tibet.

Sempre riferendoci alle atmosfere, potremmo dire tranquillamente che il dev team si è laragamente ispirato al lavoro di Toyama e soci, operando un processo di sottrazione e intensificazione, perchè di fatto, le limitazioni della macchina erano sempre in agguato (Su questo aspetto però ho delle riserve, possibile che il Wii non potesse essere tirato maggiormente..hmm..maybe sono degli incapaci..?)

Come tutti sappiamo, la famosa "nebbiolina" di Silent Hill era originariamente un ripiego per limitare il campo visivo poichè la PS aveva difficoltà a gestire stè robe, ebbene lo stesso dicasi per le ambientazioni di CM. La prima tappa del viaggio è Lasho una città...deserta, il motore di Oblivion fa la sua figura e gestisce bene le fatiscenti costruzioni e le viuzze, non c'è da gridare al miracolo eh, però c'è dignità in questo...e presto ci si dimentica della grafica, delle texture e di tutte queste menate, a patto di volerlo fare.
[[Certo, c'è gente che sottolinea che le creature di Rob Bottin (mi pare o era Nicotero ?) nel capolavoro THE THING siano posticce, troppo gommose, quindi è lecito (?) e giusto impossibile spaventarsi..per per loro c'è ben poco da fare, nessuna teconologia odierna ha ancora sopperito alla mancanza di fantasia]]

Torniamo al gioco và che è meglio..non potendo gestire le prestazioni di una macchinone, Deep Silver, ha puntato su un bilanciamento di questi due aspetti, intensificando le atmosfere, e lo ha fatto anche e sopratutto grazie ad un comparto audio adeguato, realmente inquietante e a tratti disturbante.
L'apparizione delle anime perdute e il combattimento è gestito bene, inoltre è genuinamente al cardiopalma come in Project Zero...

Da giocare.
Forse l'ultimo vero Survival Horror.
[SM=g27811]


Meglio morire che ascoltare musica noiosa.
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