00 27/05/2011 23:25
Re: Re: BASTARD SERIAL KILLER! KILL! KILL!
OmnesImaginesMundi, 27/05/2011 17.10:




Un regista e un tecnico no, ma a naso direi uno sceneggiatore. E anche bravo. Se non lo sei sicuramente hai a che fare con le parole
e una cosa è certa, di pane e cinema ne hai mangiato parecchio. So di essere off topic però mi incuriosisci.
Si è creato un meccanismo veramente interessante, l'attenzione si è spostata dal concorso alle tue recensioni.
Mi sorprendono le cose che sorprendono. Mi sono scoperto impaziente di collegarmi al sito per vedere se c'era qualche
nuova recensione di osmanspare, ignorando completamente l'andamento della gara e, senza offesa, i commenti dei giurati.
Non fraintendetemi, trovo l'idea di Alex Visani dello svolgimento a "cielo aperto" veramente ottima e coinvolgente. Da rifare.
Non me ne vogliano nemmeno i giurati, le vostre recensioni sono pertinenti, ma appunto "da concorso", quindi quello che leggerei
sul corriere della sera : "bello, brutto, da vedere, da scartare, trama da migliorare, ecc". osmanspare invece anche quando
bastona e lo fa sonoramente analizza e sviscera nei minimi dettagli ogni singolo lavoro a un livello di profondità che come ho
letto sorprende gli stessi autori! Coinvolgente!

Ma tornando al concorso, se posso azzardare direi : "BASTARD SERIAL KILLER! KILL! KILL!" primo classificato assoluto,
in questo contesto mi verrebbe da dire : "ti piace vincere facile!" :-) Scherzi a parte il corto è ben confezionato,
tecnicamente professionale, avvincente, citazioni a gogo, bravo il regista, un applauso anche al cast e soprattutto alla troupe.
Siamo veramente ad alti livelli.
Per il secondo e terzo posto sono un po' indeciso, mi diverte sempre tantissimo Francesco Picone, in questo caso con
"A JOKE OF TOO MUCH", che tra parentesi ha già vinto parecchi premi. Ha ritmo, i suoi montaggi sono serratissimi se
poi aggiungiamo un forte accento da toscanaccio all'ironia con cui condisce i suoi lavori il risultato è garantito.
Se la gioca con "DURANTE LA MORTE". Anche se la storia è un po' cervellotica ha dalla sua una fotografia eccezionale,
inquadrature ben studiate, bei movimenti di macchina. C'è tanta scuola dietro.
Bello e molto anche "L'ESTATE FREDDA 2". Avevo già visto L'estate fredda, bella sorpresa trovare il seguito.

Per il resto mi ha colpito "LEI HA LA CHIAVE", un po' penalizzato dalla brevità del corto. Per essere un primo
lavoro promette meraviglie. Molte buone idee anche negli altri corti, specialmente l'abilità dei vari registi
a budget zero di aggirare la mancanza di mezzi con soluzioni alla Mario Bava.

Di questo concorso mi spiace un po' per Alceo Positano che è stato un po' bastonato. Forse un po' sottotono in questo caso.
Oltre ad essere un amico lo ritengo un regista di alto livello, vecchia scuola su pellicola, esperto di effetti speciali e
grande maestrie nella gestione dell'immagine ( - ps : Alceo, per la pubblicità poi ti faccio una fattura :-P ).

Daniel




OmnesImaginesMundi, alias Daniel, alias Gore Night Vol.1: molto pertinente ed azzeccata la tua risposta (come vedi, ora faccio anche la recensione dei messaggi personali, ahahaha…no, scherzo). Devo prima di tutto ringraziarti per tanta cortesia nei miei confronti: sono contento di essere stato utile. Spero solo di non aver “rubato la scena” con la mia presenza….
Riguardo al resto…all’approccio dei filmmakers...grazie della tua testimonianza, che delinea un quadro che già mi aspettavo. Forse troppo pochi, forse troppo sparsi, forse poco inclini a delegare, a riunire un gruppo, mentre è vero, assolutamente vero, che delegando si ottengono risultati migliori oltre che un risparmio di tempo. Se ciascuno dei partecipanti si occupa di una fase della realizzazione ne toglie la “responsabilità” agli altri, che sono più liberi di fare meglio la loro parte, più al riparo da errori di inesperienza dati dal volersi applicare in campi che non conoscono, e che a loro volta possono fornire spunti a ciascuno dei componenti del gruppo: il cosiddetto “brainstorming”, che produce il classico risultato superiore alla somma delle parti. Ma il mio era solo uno spunto, non pretendevo certo di dar vita ad una rivoluzione.
Un saluto.