00 28/05/2011 00:18
forse sono in malafede, forse è un problema mio, ma sono sempre estremamente diffidente nei confronti di film e prodotti culturali in genere in cui titolo necessiti una spiegazione. è il caso di questo corto, sta solo nella sinossi questa cosa dell'anatomia dell'odio e dirò di più, non l'ho capita nemmeno dopo averla letta. Il corto è veramente troppo semplice, accompagnato da quei suoni distorti che venivano chiamati score musicale sopratutto un po di anni fa, ricorre a frasi introduttive non cpiasco bene se per supplire ad una presunta mancanza di chiarezza delle immagini, in realtà non si capisce bene che cosa siano le immagini, che cosa rappresentino è chiarissimo, anzi spesso un po fastidioso (quando l'esplosione della follia è mostrata attraverso l'abusata metafora del tubetto di dentifricio!). anche io amo molto buttgereit e posso comprendere un certo modo di fare cinema, ma mi pare che qui si pretenda un eccessiva disponibilità da parte dello spettatore.
--------------------------------------------------



zombies last supper