00 03/10/2011 02:07
Interessante cortometraggio scritto e diretto dal giovanissimo duo Giacomelli/Giovenca (entrambi classe '89), che sfrutta l'abusata tematica dell'inarrestabile pandemia per narrare una storia di solitudine, paura e amore disperato. Un virus mortale, denominato “pianto rosso” poiché quando si è infetti gli occhi iniziano a grondare sangue, decima la popolazione mondiale in brevissimo tempo. Un ragazzo, isolato in casa sua per evitare di entrare in contatto con gli infetti, si dispera in attesa che fantomatici soccorsi vengano a salvarlo. Poi si accorge che, nella casa di fronte alla sua, c'è un'altra persona in vita. La speranza si riaccende di colpo ma… Giocato nella prima parte come mockumentary e strutturato come fiction, nella seconda, “Pianto Rosso” regge bene i suoi 15 minuti di durata e riesce a trasmettere il senso di oppressione semplicemente suggerendo l'apocalisse. Seppur non priva di difetti, la recitazione è più che valida e i registi dimostrano buon polso nel gestire i tempi e i pochi mezzi a disposizione. Resa piuttosto bene l'idea di una Roma morente e deserta, buono e puntuale lo score musicale e sicuramente valida la sceneggiatura che fornisce spunti interessanti e denota una spiccata sensibilità nel trattare argomenti, dal delicato equilibrio, senza scivolare mai nel melodrammatico. Fotografia non eccelsa, ma il cortometraggio è sicuramente notevole.