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OCCHI PER NON VEDERE di Davide Pesca

  • Messaggi
  • SweetNico84
    00 07/04/2008 12:14
    TITOLO CORTOMETRAGGIO: OCCHI PER NON VEDERE
    LOCANDINA DEL CORTOMETRAGGIO:


    DURATA: 8 min.
    REGIA: Davide Pesca
    ATTORI PRINCIPALI: Volpi Alessandro
    SCENEGGIATURA: Davide Pesca
    MUSICHE: Davide Pesca
    FOTOGRAFIA: Davide Pesca
    MONTAGGIO: Davide Pesca
    BREVE SINOSSI:
    Il film racconta la storia di un uomo non vedente, il cui unico sogno è quello di assistere dal vivo al mondo che lo circonda per poter ammirare le bellezze che lo circondano: cosa che per tutta la vita ha sempre potuto solo immaginare.
    Ma quando finalmente, grazie a una delicatissima operazione agli occhi, riesce a riacquistare la vista, lo spettacolo a cui sarà finalmente partecipe sarà tutt'altro simile a quello da sempre immaginato.
    BREVE BIOGRAFIA DEL REGISTA:
    Trovate la biografia e la filmografia completa su http://www.davidepesca.com/

    FINESTRA player DOVE VISUALIZZARE IL CORTO O EVENTUALE LINK DOVE SCARICARLO:




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    neffa75
    Post: 4.878
    Registrato il: 13/11/2004
    Utente Master
    00 10/04/2008 23:02
    Per chi naviga nell'horror da un pò di tempo Davide Pesca non può essere un nome nuovo, anzi, Davide è uno che spinge il nostro amato genere già da parecchio tempo e in varie forme...detto questo l'idea di OCCHI PER NON VEDERE (bello il titolo) la trovo interessante...anche se in pratica gli otto minuti del corto vengono spinti in maniera angosciante, grazie ad un'altra famosa produzione, che ogni volta mi procura la stessa sensazione stomachevole...e quindi non riesco ad individuare nella mia modesta critica, dove iniziano i meriti di Pesca e dove finiscono quelli del truce documentario alla FACES OF DEATH...mi resta una sola domanda in testa...ma il protagonista dotato di telecomando non poteva cambiare canale????
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    Negatrice di Gioie
    Post: 2.020
    Registrato il: 04/12/2005
    Utente Veteran
    00 14/04/2008 23:49
    D'accordo, il messaggio che Pesca voleva trasmettere è arrivato forte e chiaro: di fronte alle brutture del mondo, è meglio (per qualcuno) coprirsi, o strapparsi, gli occhi.
    Opinione discutibile, ma tant'è.
    Al di là del fatto che già alla prima immagine di violenza mediatica, appare evidente il modo in cui si concluderà il tutto, che vabbè, può essere più o meno rilevante a seconda dei gusti, ci sono poi alcune domande che sorgono spontanee.
    Per esempio: ma è mai possibile che uno che è stato per anni costretto alla ciecità, appena racquistata la vista non trovi niente di meglio da fare che chiudersi fra 4 mura a guardare ore e ore di tv spazzatura? Perchè l'idea che dà il corto è proprio questa.
    La scena si sposta dal protagonista, cieco, che passeggia triste e solo (hai voglia a farmi credere, con quel tono poi, che "era felice"...) appoggiato al suo bastoncino per ciechi (manco un cane, gli avete trovato...), al protagonista, non più cieco ma sempre triste e solo, piantato passivamente davanti alla televisione.
    Non è credibile, dai. Mandatelo un po' in giro, che ne so, a guardare il mare, un tramonto, 4 fighe al bar, una mostra. E fategli vedere POI, il brutto di ciò che lo circonda, magari sì, anche Death tv, e la violenza che ti si può parare davanti, ovunque, in modo assurdo, così che la sua drammatica decisione risulti essere una vera scelta, sofferta non solo fisicamente, e soprattutto motivata e consapevole.
    Mi rendo conto che riprendere immagini televisive fosse la soluzione più semplice da realizzare, sotto tutti i punti di vista, però così rimane piuttosto difficile "crederci" almeno un po', e il dramma interiore del protagonista finisce per non toccarci minimamente.
    E infatti quando si pugnala gli occhi a me è venuto da pensare "vabbè, per quel che ti servivano...".