ANATOMY di Vincenzo Pandolfi

titolo cortometraggio: ANATOMY

LOCANDINA DEL CORTOMETRAGGIO



durata 3'23''
attori MARILYN SANTIAGO, JOHN GORICK
regia VINCENZO PANDOLFI
sceneggiatura VINCENZO PANDOLFI
musica HOLOKAUSTO CINECLUB
montaggio VINCENZO PANDOLFI
sinossi: UN UOMO PORTA LA COLAZIONE A LETTO ALLA MOGLIE... UN CASO PATOLOGICO? APPARENTEMENTE NO... MA CHI SA DAVVERO COSA SI NASCONDE NELLA MENTE DI UN UOMO? CHI CONOSCE DAVVERO "L'ANATOMIA DELL'ODIO" ?
biografia VINCENZO PANDOLFI, NATO NEL 1971. LAUREA IN STORIA DEL CINEMA ALLA SAPIENZA DI ROMA CON UNA TESI SUI FILM TRATTI DA EDGAR ALLAN POE. DIPLOMA IN REGIA ALLA NEW YORK FILM ACADEMY. LAVORA COME ASSISTENTE ALLA REGIA PRESSO SKY.
VINCITORE DEL PREMIO "MIGLIORE SCENEGGIATURA" AL TOHORROR FILM FEST DI TORINO 2006-2008-2011 E DEL PREMIO MIGLIOR SCENEGGIATURA AL VALPOLICELLA FILM FESTIVAL 2011.
AUTORE DEL CORTO "ANATOMY", VINCITORE DEL PREMIO "BEST INTERNATIONAL FILM" ALL'HORROR DANCE FILM FEST DI HOUSTON E DISTRIBUITO IN DVD DALLA HULOT VIDEO

ANATOMY from vincenzo pandolfi on Vimeo.

Sarò onesto, non ci ho capito niente. Lavoro super-ermetico, così come la mia recensione (anche perchè mea culpa, ma non ci arrivo al significato sottostante). Musica e fotografia inquietanti, ma nient'altro.

Un cortometraggio didascalico, asettico che non trasmette emozioni.

L’anatomia dell’odio rappresentato in modo documentaristico con una regia invisibile e una recitazione assente rende inutile qualsiasi recensione (sia positiva che negativa).

Alienante

musiche a effetto per una corto pretenzioso che piu' non si potrebbe. la cosa che piu' mi ha colpito nell'insieme (e mi ha sottilmente inquietato...) e' stata la comparsa del Mr Muscolo Idraulico Gel...

forse sono in malafede, forse è un problema mio, ma sono sempre estremamente diffidente nei confronti di film e prodotti culturali in genere in cui titolo necessiti una spiegazione. è il caso di questo corto, sta solo nella sinossi questa cosa dell'anatomia dell'odio e dirò di più, non l'ho capita nemmeno dopo averla letta. Il corto è veramente troppo semplice, accompagnato da quei suoni distorti che venivano chiamati score musicale sopratutto un po di anni fa, ricorre a frasi introduttive non cpiasco bene se per supplire ad una presunta mancanza di chiarezza delle immagini, in realtà non si capisce bene che cosa siano le immagini, che cosa rappresentino è chiarissimo, anzi spesso un po fastidioso (quando l'esplosione della follia è mostrata attraverso l'abusata metafora del tubetto di dentifricio!). anche io amo molto buttgereit e posso comprendere un certo modo di fare cinema, ma mi pare che qui si pretenda un eccessiva disponibilità da parte dello spettatore.

In verità il corto non mi è dispiaciuto. Apprezzo queste stramberie specialmente se son fatte bene. Questo è il caso di Anatomy, che a livello qualitativo non è male, rende un senso di estraniazione dalla realtà e di astrazione. Son d' accordo sull' uso del suono sgranato, e i due attori sono credibili. Il finale però mi ha deluso, mi aspettavo qualcosa di diverso, più che altro a livello registico.