Girato nel 2016, questo estemporaneo film di Ruggero Deodato trae ispirazione (anche se non dichiaratamente, ma la cosa è risaputa), dai tragici fatti accaduti a Perugia nel 2007, che videro una studentessa inglese perdere la vita all' indomani della festa di Halloween.
Mai scelta fu più sbagliata.
La nerissima pagina di cronaca viene trasferita ad Orvieto, e presa a pretesto per dipingere un ritratto poco edificante degli studenti Erasmus (e fin qui... che alcuni di essi possano ubriacarsi, sballarsi e fare ammucchiate si spera del resto che non stupisca nè scandalizzi alcuno), e per calare fotocopie dei quattro protagonisti principali della vicenda reale in una trama delirante e futile improntata al thriller più balordo (implausibile il plot relativamente a come i fatti vengono raccontati), qui spericolatamente incrociato con le commedie nerissime alla "Cose molto cattive" (registro esecrabile, vista la tragicità della storia vera che sta a monte), con l' erotismo laviano (una scena soft patinata e quasi pecoreccia è addirittura preceduta su uno schermo tv dal cartoon di Gibba "Scandalosa Gilda" che apparve proprio nell' omonimo film di Lavia), e con sprazzi quasi onirici (esemplare il finale alla "Kontroll" sulle note di "Sweetly", la memorabile cantilena che Ortolani compose per "La casa sperduta nel parco" dello stesso Deodato).
Detto di premesse sciacallesche e di una qualità artistica che non eccelle a prescindere da esse , il lato tecnico non consola: il decaduto regista gira in modo a volte semiamatoriale, piazza spesso a caso le musiche di un ripetitivo Simonetti, non si sbatte certamente più di tanto per elevare in post-produzione la qualità delle riprese digitali, e per non farsi mancare nulla recita male il ruolo cameo di un certo professore Eli Roth (sì proprio così... ed anche il nome viene pronunciato male, giusto per non smentirsi).
Se ne poteva davvero fare a meno.
[Modificato da MD-MAniak 19/01/2022 09:30]
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"Quanta benzina abbiamo?"
"Non molta."
"Okay..."