German angst ha alimentato la mia voglia di portmanteau, eccomi quindi alle prese con questo film ancora freschetto (2018) di provenienza Shudder e nobilitato da subs by poppa-yes.
Chissà se a lei è piaciuto... io intanto ho preferito di gran lunga l' esperimento crucco.
Qua abbiamo una sorta di spin-off dei V/H/S, influenza che si fa sentire nella cornice di Mick Garris (con Mickey Rourke, anche coproduttore, nei panni del proiezionista) e negli episodi più deliranti, tipo quello demoniaco di Kitamura con ultrasplatter a buon mercato, e quello in bianco e nero, che pare il Vigalondo del terzo V/H/S idealmente incrociato col corto Oltretomba del compianto Fabio Salerno.
Più convenzionali altri episodi, come il primo che pare un remake di Dimensione terrore, senza infamia e senza lode, e l ' ultimo, che contamina il plot di Delitto al Central Hospital con una risaputa deriva soprannaturale già vista e rivista altrove.
Il fondo del barile mi pare lo raschi Joe Dante con l' episodio incentrato sulla chirurgia estetica, soggetto già sviluppato malamente da Stivaletti nell' episodio Dr. Lifting de I tre volti del terrore.
Il legame col passato è rinvigorito dalle musiche di Richard Band e dalla dedica finale a Craven, Hooper e Romero, tre maestri recentemente scomparsi, ma nonostante le molteplici buone intenzioni, qst Nightmare cinema strappa secondo me al max un 6 politico.
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"Quanta benzina abbiamo?"
"Non molta."
"Okay..."