Long story short: mi è piaciuto e ve lo consiglio.
Il film parla di due sorellastre che vanno a fare diving nei mari ghiacciati della Norvegia.
In inverno.
Quindi molto freddo, mute spesse come la pelle dei rinoceronti e nessuno nei paraggi.
Che cosa potrebbe mai andare storto?
Una frana dalla montagna blocca una delle due protagoniste sul fondale a 33 metri di profondità, mentre l’altra dovrà raccapezzarsi per trovare il modo di salvarla in una corsa contro il tempo scandito dai bar delle bombole d’ossigeno che, quando sei incastrata sott’acqua, ti sembra si esauriscano più in fretta del solito.
Ma questo ve lo può dire chiunque e potete vederlo voi stessi dal trailer.
Aggiungo un dettaglio importante:
Una delle due sorelle, la più giovane, è una persona calma, positiva e anche molto in gamba.
L’altra è una isterica con problemi di temperamento e ad un passo dall’esaurimento nervoso.
E, porca troia, sono stati davvero bravi a caratterizzare quest’ultimo personaggio.
Vi viene voglia di prenderla a schiaffi dal primo all’ultimo minuto.
Davvero, per poco non mi metto a insultarla a voce alta come quei vecchi fantozziani che imprecano contro il televisore durante in TG nello spezzone sulla politica.
Quello che mi è piaciuto di questo film:
- Realismo.
Mi è piaciuta tantissimo la sensazione di panico che trasmette la sorella isterica che ha il compito di salvare l’altra.
Panico che la porta a fare dei casini, ma a differenza di altri film, sembra tutto verosimile.
- Durata.
Il film dura meno della canonica ora e mezza, forse un’ora e un quarto.
Togliendo l’introduzione e la parte iniziale, l’azione è concentrata in un tempo ridotto che non lascia spazi a deliri psicologici, flashback mortalmente noiosi e minchiate varie.
Poi, va beh, anche i paesaggi non sono male.
Ho cercato di non dilungarmi, voi comunque guardatevelo se vi piace il genere.
[Modificato da Mr.Perfect 26/07/2022 10:16]
La perfezione esiste