Possession (1972)

Obbligatorio, in questo caso, aggiungere l' annata al titolo (che coincide con quella di uscita, essendo il film stato girato l' anno precedente): credo infatti che tentare di catalogare tutti i film che si intitolano più o meno Possession porterebbe via come minimo una pagina. Volendo considerare invece soltanto gli horror che si intitolano solamente Possession, senza articoli o altre appendici, me ne sovvengono sui due piedi più di un paio: oltre a quello famosissimo di Zulawski, vidi anche un obbrobrio slasher visanesco di fine anni Ottanta (noto anche come Til death do you part), e son venuto pure a conoscenza di un omonimo remake del coreano Addicted: sarà per questo che i distributori italiani, che all' epoca snaturarono l' originale The possession of Joel Delaney, corsero in seguito ai ripari aggiungendo in alcune edizioni il sottotitolo Legame di sangue.

Questo film abbastanza oscuro ha una genesi contorta ed intrecciata curiosamente con quella de L' esorcista, ma non tanto per la possessione del titolo, che è qua legata a rituali voodoo anzichè essere di natura demoniaca, e che comporta quindi uno sviluppo del tutto differente rispetto a quello del film di Friedkin. Anche qua, anzitutto, c'è alla base un romanzo, e la sua riduzione filmica entrò in preproduzione contemporaneamente a quella dell' opera di Blatty; il quale, intento ad occuparsi di persona della sceneggiatura di L' esorcista, pare si ispirò all' attrice Shirley MacLaine per il personaggio della madre di Regan, e consigliò alla produzione di scritturare per il ruolo l' immortale star. Ma sembra altresì che quest' ultima, potendo scegliere tra L' esorcista e Possession... scelse quest' ultimo! Beh, se fosse vero, si tratterebbe col senno di poi del classico epic fail di cui sarebbe stato vittima pure Tom Selleck quando rifiutò il ruolo di Indiana Jones, che venne poi invece accettato da Harrison Ford... almeno secondo il Mereghetti.

Dietrologie a parte, questo Possession è un filmetto coi suoi momenti dal punto di vista squisitamente orrifico: c'è un omicida che decapita le proprie vittime come il suo futuro omologo di Trauma, ci sono indagini ke portano nei bassifondi abitati da Portoricani, ma quasi subito salta fuori una spiazzante connessione col fratello giramondo di una donna altolocata, che inizia a dare segni di squilibrio e pare a propria volta immischiato. Come e perchè lo si scoprirà strada facendo, e se al giorno d' oggi la soluzione pare scontata, all' epoca un discreto impatto sull' audience potrebbe anche averlo avuto: non sufficiente comunque ad impedire l' oscuramento ad opera del film di Friedkin. Waris Hussein, a differenza del buon William, è infatti un onesto mestierante ma non certo un maestro, e se da un lato mette in scena ambizioni sociologiche, un finale sopra le righe e suggestioni pre-Tocco del male, dall' altro viene penalizzato da una realizzazione piuttosto cheap: inevitabile che sia stato L' esorcista a sfondare al botteghino e ad entrare nella leggenda, ma questo exploit tutto sommato meriterebbe di essere visto se non altro x il valore storico.

Praticamente è andata così:

AGENTE DI SHIRLEY MAC LAINE: Senti, Shirley, ho qui due copioni; in uno interpreti la madre di una bambina posseduta dal demonio, nell’altro la sorella di un tizio che sembra Jodie Foster posseduto da un portoricano morto di nome Tonio. Cosa preferisci?
SHIRLEY MAC LAINE: Facciamo quello di Tonio, dai.

Bel colpo, Shirley. Dio Cristo, direbbe Ellen Burstyn.

Filmetto senza infamia e senza lode, in alcuni momenti pure un po’ palloso e mai, manco per sbaglio, spaventoso o perlomeno inquietante.
Inoltre, dopo l’introduzione di Flavio, mi è risultato impossibile non fare per tutto il tempo paragoni con L’Esorcista, il che ovviamente mi ha un po’ condizionata.

Guardabile ma decisamente non imprescindibile.

Che poi magari per gli anglofoni dell' epoca, un personaggio portoricano di nome Tonio risultava pure inquietante, chi lo sa: certo ke invece a me viene in mente Il ragazzo di campagna, e insomma...

Sì ma poi cmq quella storia della macLaine è una delle versioni che circolano. Secondo altre fonti, ad es, il dialogo sarebbe stato più o meno questo:

Blatty: ascolta Willy Due, io x il personaggio della madre attrice mi sarei ispirato alla Shirley che è mia vicina di casa, amica, e detto tra noi le do pure qualche botta ogni tanto. Che ne dici di scritturarla?

Friedkin: eh no, senti Willy Uno, potrebbe anche andare bene e tra l'altro le darei una botta pure io, però l' anno scorso è uscita quella cagata con Tonio in cui c'era lei, lasciamo perdere, dai, che non vorrei sputtanare il mio film a priori

MD-MAniak, 02/09/2022 02:17:

---

Blatty: ascolta Willy Due, io x il personaggio della madre attrice mi sarei ispirato alla Shirley che è mia vicina di casa, amica, e detto tra noi le do pure qualche botta ogni tanto. Che ne dici di scritturarla?

Friedkin: eh no, senti Willy Uno, potrebbe anche andare bene e tra l'altro le darei una botta pure io, però l' anno scorso è uscita quella cagata con Tonio in cui c'era lei, lasciamo perdere, dai, che non vorrei sputtanare il mio film a priori

---

Ahahahahha.

Se è andata così, quanto ci ha preso Willy Due, dato che, facendo il confronto tra le due interpretazioni (perché ovviamente l'ho fatto per tutta la durata del film), la Burstyn sta decisamente parecchie spanne sopra alla MacLaine, probabilmente più adatta a ruoli da commedia o semplicemente meno (molto meno) capace.