Immagina la classica visita dei Testimoni di Geova che tentano di convertirti alla bestemmia disturbandoti nei momenti meno opportuni o appioppandoti in mano volantini dalla grafica scadente e dai contenuti… Beh chi cazzo li ha mai letti i contenuti?
Solo che stavolta i Testimoni di Geova sono 4 soggetti armati di forcone che fanno irruzione nella baita isolata dove stai passando qualche giorno per rilassarti con la tua famiglia e ti costringono ad ascoltarli mentre iniziano a delirare su un’imminente apocalisse che spazzerà via l’umanità se non sarai disposto ad ammazzare un tuo famigliare, facendoti pentire di non aver portato la suocera.
(sono davvero così alla frutta da aver fatto una battuta sulla “suocera”? Temo di sì).
La famiglia in questione è una coppia gay con figlia cambogiana adottata al seguito, della quale ci viene mostrata la cicatrice del labbro leporino (Dio quanto sono fantastici questi gay, quanto amore possono dare a un figlio, adozioni libereh!!1!!!!) e il sadico hobby di catturare cavallette per rinchiuderle in una giara di vetro, cosa più che sufficiente per farmi stare l’intero trio totalmente sul cazzo.
Ora, se foste voi persone comuni so già come sarebbe finita: col cazzo che avreste sacrificato un vostro caro.
Ma in questo caso, trattandosi di una coppia di papà gay e quindi persone fantastiche, potrebbero anche decidere di compiere un vero atto di eroico coraggio e salvare il mondo. Chissà.
Altro film di M. Night Shalcazzo che mi guardo, inizio a pensare che mi piaccia, visto che comunque riesce ad attirarmi con storie sempre abbastanza particolari.
Non è la prima volta che tocca il tema “
fine del mondo”, questa volta con un taglio completamente diverso rispetto a “
E Venne il giorno” dove un etero Marky Mark si trovava alle prese con la rivolta delle piante contro gli inquinanti esseri umani, brutti e cattivi che distruggono la natura surriscaldando il pianeta.
Insomma nuovo giro, nuova propaganda.
Posso dire che avrei potuto fare di meglio se avessi dovuto girarne la versione italiana?
Immaginatevi che incubo ritrovarsi in casa:
- La Ferragni che ti fa il piagnisteo femminista su come la donna venga discriminata nel 2023;
- La ragazzetta che capeggia il gruppo di coglioni che si siedono sul raccordo anulare, imbrattano i monumenti e si incollano alle porte che ti spiega che entro due anni i danni climatici apportati dall’uomo saranno irreversibili;
- Una vegana a caso che ti spiega che mangiare la carne fa male;
- Selvaggia Lucarelli che ti spiega che se non ti vaccini fai ammalare la gente vaccinata.
E i malcapitati della situazione: un gruppo di amici maschi bianchi, cristiani, etero e testosteronici che si sono radunati per la tipica grigliata di Pasquetta e che dovranno convertirsi a mangiare farina di grilli e soia se vorranno salvare l’umanità.
In conclusione, è un film che tutto sommato non mi è dispiaciuto, ma che, come succede spesso con i finali di questo regista, quando non tira fuori dal cilindro la sorpresona inaspettata (ormai più un lontano ricordo dei tempi de “
Il Sesto Senso” e “
The Village”, ma anche di “
The Visit” se vogliamo), ti rimane quella sensazione di “
tutto qui?” che lascia un po’ insoddisfatti.
Voto: 6.18
La perfezione esiste