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[2023] Bussano alla porta

Ultimo Aggiornamento: 01/03/2023 15:24
25/02/2023 05:08
 
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Immagina la classica visita dei Testimoni di Geova che tentano di convertirti alla bestemmia disturbandoti nei momenti meno opportuni o appioppandoti in mano volantini dalla grafica scadente e dai contenuti… Beh chi cazzo li ha mai letti i contenuti?

Solo che stavolta i Testimoni di Geova sono 4 soggetti armati di forcone che fanno irruzione nella baita isolata dove stai passando qualche giorno per rilassarti con la tua famiglia e ti costringono ad ascoltarli mentre iniziano a delirare su un’imminente apocalisse che spazzerà via l’umanità se non sarai disposto ad ammazzare un tuo famigliare, facendoti pentire di non aver portato la suocera.

(sono davvero così alla frutta da aver fatto una battuta sulla “suocera”? Temo di sì).

La famiglia in questione è una coppia gay con figlia cambogiana adottata al seguito, della quale ci viene mostrata la cicatrice del labbro leporino (Dio quanto sono fantastici questi gay, quanto amore possono dare a un figlio, adozioni libereh!!1!!!!) e il sadico hobby di catturare cavallette per rinchiuderle in una giara di vetro, cosa più che sufficiente per farmi stare l’intero trio totalmente sul cazzo.

Ora, se foste voi persone comuni so già come sarebbe finita: col cazzo che avreste sacrificato un vostro caro.

Ma in questo caso, trattandosi di una coppia di papà gay e quindi persone fantastiche, potrebbero anche decidere di compiere un vero atto di eroico coraggio e salvare il mondo. Chissà.

Altro film di M. Night Shalcazzo che mi guardo, inizio a pensare che mi piaccia, visto che comunque riesce ad attirarmi con storie sempre abbastanza particolari.

Non è la prima volta che tocca il tema “fine del mondo”, questa volta con un taglio completamente diverso rispetto a “E Venne il giorno” dove un etero Marky Mark si trovava alle prese con la rivolta delle piante contro gli inquinanti esseri umani, brutti e cattivi che distruggono la natura surriscaldando il pianeta.

Insomma nuovo giro, nuova propaganda.

Posso dire che avrei potuto fare di meglio se avessi dovuto girarne la versione italiana?

Immaginatevi che incubo ritrovarsi in casa:

- La Ferragni che ti fa il piagnisteo femminista su come la donna venga discriminata nel 2023;

- La ragazzetta che capeggia il gruppo di coglioni che si siedono sul raccordo anulare, imbrattano i monumenti e si incollano alle porte che ti spiega che entro due anni i danni climatici apportati dall’uomo saranno irreversibili;

- Una vegana a caso che ti spiega che mangiare la carne fa male;

- Selvaggia Lucarelli che ti spiega che se non ti vaccini fai ammalare la gente vaccinata.

E i malcapitati della situazione: un gruppo di amici maschi bianchi, cristiani, etero e testosteronici che si sono radunati per la tipica grigliata di Pasquetta e che dovranno convertirsi a mangiare farina di grilli e soia se vorranno salvare l’umanità.

In conclusione, è un film che tutto sommato non mi è dispiaciuto, ma che, come succede spesso con i finali di questo regista, quando non tira fuori dal cilindro la sorpresona inaspettata (ormai più un lontano ricordo dei tempi de “Il Sesto Senso” e “The Village”, ma anche di “The Visit” se vogliamo), ti rimane quella sensazione di “tutto qui?” che lascia un po’ insoddisfatti.

Voto: 6.18
La perfezione esiste
25/02/2023 13:16
 
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Il caso vuole che, qualche giorno prima di andare al cinema a vederlo, avessi scaricato (ma non ancora letto) il romanzo “La casa alla fine del mondo” di Paul Tremblay, ignorando totalmente che fosse il libro da cui Shyamalan ha tratto il suo ultimo film.
L’ho letto qualche giorno dopo, scoprendo che la sceneggiatura ricalca pedissequamente il romanzo, salvo poi tirarsi indietro nel finale, che Tremblay aveva immaginato molto più cattivo. Se la scelta sia dovuta ad una mancanza di coraggio o ad un’imposizione “dai piani alti”, questo non lo so, certo è che nel film sono presenti alcuni di quei temi “politicamente corretti”, già citati da Perfect, che va tanto di moda oggi infilare un po’ dappertutto a mo' di marchetta.

Ma il punto non è questo. Il punto è che il film (e anche il romanzo, a dirla tutta) non mi è piaciuto fondamentalmente per due motivi: non mi ha emozionata e non mi ha stupita, neanche un po’.
Non mi ha neanche inquietata, a ben vedere, perché oggettivamente tutto il fulcro della questione si riduce ben presto al quesito “crederci o non crederci, a sta storia dell’apocalisse?” e i 4 tizi che fanno irruzione in casa non hanno alcunché di minaccioso e d’altro canto non sono neanche tanto convincenti, ammesso e non concesso che chiunque si presenti a casa nostra dicendoci "Ehi, sta arrivando l'apocalisse, ammazza tuo figlio così si salva il mondo", possa instillarci un dubbio anziché spingerci a chiamare istantaneamente la neuro.
Quando poi i 4 tizi cominciano ad autoeliminarsi, ho pensato pure che il film poteva finire lì.
Perché strepitare, cercare di scappare, discutere? Aspettate che muoiano tutti e 4 e poi tornate in santa pace alle vostre occupazioni.
Il fatto è che bisogna prendere per buono che loro possano crederci e agire di conseguenza.
Ma è oggettivamente così poco probabile, che per rendere la cosa un minimo credibile ci devono mettere la commozione cerebrale di uno dei due papà, che forse si è talmente rincoglionito da volersi immolare per il bene dell'umanità.

A parte tutti gli spippolamenti sulla storia, non si può ovviamente dire che sia un film brutto, perché Shyamalan dovrebbe prendere una botta in testa e subire danni cerebrali come uno dei protagonisti, per cominciare a girare di merda, ma quel guizzo particolare che ritrovavo un po’ in tutte le sue opere, alcune più riuscite altre meno, qui non l’ho visto, se non in una scena (tra l’altro realizzata manco tanto bene, ma è l’idea che conta, l’impatto che suscita) che mi ha ricordato una scena per certi versi omologa, l’unica efficace in quel film mediocre che è E venne il giorno.
Svelate le premesse nei primi 20 minuti, che a patto di non sapere assolutamente nulla ma proprio nulla della trama, sono gli unici momenti in cui ci si domanda che diavolo stia succedendo, per il resto si capisce perfettamente dove il film andrà a parare.
Anche perché fino alla fine viene sostanzialmente reiterata la stessa situazione e dopo un po’ ti vien voglia di urlare “Ho capito, e quindi???”.
Quindi niente, è quella roba lì, niente di più, niente di meno.

Per me deludente, tanto più che di solito in sala mi lascio molto più facilmente coinvolgere emotivamente.

Invece niente.
5 secco.




26/02/2023 01:43
 
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POST CONTENTE TRACCE DI SPOILER

Quindi era meglio il libro? 😜

Anche se apprezzo il fatto che mi sia stata raccontata una storia nuova, effettivamente dopo aver letto la tua opinione mi rendo conto di essere stato troppo di manica larga.

Il dilemma psicologico si risolve troppo in fretta e si passa da scetticismo a “mi uccido io, no fermo mi uccido io, no lo faccio io”.

Effettivamente i sacrifici dei 4 intrusi non hanno il minimo senso, e non è quello che li spinge a pensare “forse questi pazzi non sono davvero pazzi perché si ammazzano l’un l’altro senza motivo logico”.

Non si capisce neanche perché siano stati scelti proprio loro, nella Bibbia la simpatica divinità chiede di sacrificare il proprio figlio direttamente ad Abramo, mica a due tizi qualsiasi.
La perfezione esiste
26/02/2023 12:36
 
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Re:
Mr.Perfect, 26/02/2023 01:43:

POST CONTENTE TRACCE DI SPOILER


Il dilemma psicologico si risolve troppo in fretta e si passa da scetticismo a “mi uccido io, no fermo mi uccido io, no lo faccio io”.

Effettivamente i sacrifici dei 4 intrusi non hanno il minimo senso, e non è quello che li spinge a pensare “forse questi pazzi non sono davvero pazzi perché si ammazzano l’un l’altro senza motivo logico”.

Non si capisce neanche perché siano stati scelti proprio loro, nella Bibbia la simpatica divinità chiede di sacrificare il proprio figlio direttamente ad Abramo, mica a due tizi qualsiasi.



Secondo me il problema è che l’intento del film è proprio farci credere per tutto il tempo che questi siano 4 esaltati, presumibilmente appartenenti a qualche setta di squinternati (non per niente viene usato l’espediente dell’episodio omofobo al bar, per farci dubitare del rosso e di conseguenza degli altri tre), per poi stupirci alla fine col solito twistone shyamalaiano (“Ehi, hai visto? Era tutto vero! Dio esiste ed è incazzato!).
Solo che non funziona, perché questa roba è tutta previdibilissima e lo capisci subito, il meccanismo del film.
E’ un corto circuito a livello narrativo: io mi aspetto che la coppia non ci creda, come non ci crederei io nella realtà, ma so benissimo che tutto quello che sta succedendo sullo schermo è finalizzato (male) ad indurmi a pensare così per poi alla fine farmi ricredere, come si ricredono i due papà.
Il risultato è che non credo più al film, altro che all’apocalisse.
In pratica è il fallimento della sospensione dell’incredulità, e non è un problema mio che ho visto troppi film e blablabla…, è un problema di come mi racconti le cose.

Il motivo per cui siano stati scelti proprio loro è tristemente racchiuso più o meno in questa tua frase: “Dio quanto sono fantastici questi gay, quanto amore possono dare a un figlio”, a cui aggiungerei il carico di sofferenze (illustrate dai flashback) a cui sono dovuti andare incontro per riuscire a creare quel nucleo familiare di amore e felicità che gli viene chiesto di sacrificare.
Però a sto punto bisognerebbe pure chiedersi perché sono stati scelti proprio quei 4, quindi…

P.S. Io direi che l'intero topic è da segnalare come SPOILEROSISSIMO



26/02/2023 14:38
 
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No dai, il mio primo post non era più spoiler di una qualsiasi trama di due righe letta ovunque.

Comunque continuo a SPOILERARE.


non per niente viene usato l’espediente dell’episodio omofobo al bar, per farci dubitare del rosso e di conseguenza degli altri tre



Sai che questa è la più grossa cazzata del film e funziona pure peggio di come la stai raccontando.

Perché il potenziale elemento di dubbio sul fatto che questo bifolco che preferisce l’incesto all’omosessualità possa averli presi di mira per vendetta, viene fuori quando si è già fatto piantare due picconi nel cranio.

Personalmente non ho mai avuto il dubbio che questi fossero una setta, mi è sembrata sempre molto credibile la loro versione, mai per un secondo ho dubitato che ciascuno di loro stesse dicendo la verità.

Il finale invece è proprio privo di qualsiasi plot twist, avrei preferito venisse fuori che era tutta una balla, magari un test psicologico della CIA e questo ha ammazzato il marito per niente, oppure che proprio mentre stanno per sgozzare la figlioletta compare Dio che gli dice che possono fermarsi lì che hanno già dimostrato la loro fede.


La perfezione esiste
26/02/2023 15:17
 
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Re:
Mr.Perfect, 26/02/2023 14:38:


Personalmente non ho mai avuto il dubbio che questi fossero una setta, mi è sembrata sempre molto credibile la loro versione, mai per un secondo ho dubitato che ciascuno di loro stesse dicendo la verità.





Idem.
E il film per me fallisce nel suo intento proprio perché non riesce ad instillarci il dubbio.

Sì, anch'io avrei preferito un finale più cinico in stile The Mist, anche se ci sarei arrivata comunque già abbastanza scoglionata.

La comparsata finale di Dio invece anche no, mi è bastata la conversione di Mel Gibson in Signs.




26/02/2023 16:31
 
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Ero ironico facendo nuovamente riferimento alla storia Abramo/Isacco e a quel punto sì che era meglio il libro.

Più horror della Bibbia non so cosa ci sia (e lo dico senza intenti blasfemi).

La perfezione esiste
01/03/2023 15:24
 
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