00 04/02/2016 16:33
Stai davvero aprendo una discussione su un videogioco?
Chi mai potrebbe darti retta in un forum di cinema, per lo più semi abbandonato?
E poi è un gioco horror almeno? No? E allora, che cosa diavolo stai facen....ah, ho capito.
Il tipico "consiglio".
Quella cosa che è più forte di te.. quel desiderio di condivisione che ti sale e che ti porta a voler far conoscere ad altri una "cosa bella" che hai sperimentato... e va bene dai, per questa volta te lo concedo.

Anche perché Life is Strange è al 20% un videogioco, per il resto è tutt'altro.




Esistono le avventure grafiche, da tempo immemorabile.
Punta e clicca, che vogliono essere quasi più narrazioni che giochi. Negli ultimi anni, gli appassionati lo sapranno, la casa di videogiochi TELLTALE ha riportato il genere in auge prendendo e mettendo sottoforma di avventura grafica un sacco di cose, forse la sua punta di diamante è The Walking Dead (stagione 1 e 2) ma l'ha fatto con Back to the Future, Il Trono di Spade, e molti altri.

Giochi narrativi, questi di Telltale, che vogliono avvicinarsi alla fusione tra gioco e serie tv (tanto che escono ad episodi) narrando al giocatore una storia, dandogli però (cosa che nei telefilm non puoi fare) scelte sull'evoluzione della trama alla quale assisterai, con decisioni da prendere che andranno a modificare l'evoluzione della storia.

Quanto detto è solo per avvicinarvi a quello di cui vi parlerò ora.
Life is Strange è un prodotto ancora diverso. Intanto è di una casa indipendente (la Dontnod), ed ha provato a prendere il modello di base della Telltale distanziandosi però ancora di più dal mondo del videogioco, secondo me.

I cinque episodi che compongono questo "gioco" ci vanno a dare una durata complessiva di circa 8 ore.
Ogni episodio dura 90 minuti, 2 ore, come guardarsi un film.
Le nostre scelte hanno un peso, è vero, ma molto meno che nei giochi Telltale. La storia, diciamo, andrà come deve andare, quindi rispetto ai giochi Telltale, Life is Strange "fallisce" come videogame, ma è proprio li che trionfa come telefilm.

Non sapete quanto sia difficile spiegare questo concetto. I giochi Telltale sono fatti molto meglio sotto il punto di vista decisionale, sono veri videogame studiati bene, con i loro sottogiochi, i "quick time events" dove devi premere i bottoni a tempo, gli oggetti da raccogliere e mettere nell'inventario...Life is Strange no. Qui, hai il potere decisionale che puoi avere guardando la televisione. Ma è stata un'esperienza così coinvolgente, emozionante, che mai me ne è importato.



La storia ci racconta di Max, una studentessa di 18 anni molto appassionata di fotografia che, in una scuola Americana, assisterà ad una terribile scena.
Mentre è nei bagni, vi entreranno anche un ragazzo ed una ragazza, che però non la noteranno.
Sono li per parlare, e lo fanno con toni molto accesi. Si parla di soldi, di droga...e ad un certo punto, il ragazzo estrarrà una pistola, e fredderà la ragazza con un colpo al petto.
Pietrificata dal terrore per quella scena brutale, Max si sentirà quasi svenire...e mentre tutto il mondo le sembrerà confuso e i contorni della realtà quasi svanire...si ritroverà seduta al suo banco, in classe, esattamente dove si trovava 5 minuti prima di andare in bagno.
La campanella di lì a breve suonerà, e lei si recherà nei bagni dove assisterà alla terribile scena.
Ma c'è ancora tempo.
Adesso, c'è tempo, perché l'evento deve ancora accadere.
Cos'è successo? E soprattutto come, e perché?

E qui, mi fermo.



Se mai deciderete di seguire il mio consiglio e di cimentarvi in Life is Strange (che, a differenza dei videogiochi normali, completerete molto facilmente in meno di una settimana giocandoci volendo anche poco) ricordate quanto vi ho detto: definirlo videogioco è riduttivo, siamo praticamente di fronte ad una miniserie tv di 5 puntate.
Che ha pregi e difetti, rispetto ad un prodotto da tv.
Per dirne una, i pensieri del personaggio.
Ogni volta che cliccate da qualche parte, Max "penserà".
Si tratta di centinaia di linee di dialogo, centinaia di pensieri ed opinioni.
Ed è una cosa che non succede nelle serie tv, il personaggio non può mica stare tutto il tempo a pensare, quindi onestamente, mi sento di dire di essere arrivato a conoscere Max Caulfield più di qualunque altro personaggio io abbia mai conosciuto in una qualsiasi situazione di fiction.

All'inizio vi potrebbe far dubitare l'ambientazione da teenagers (una high school, sarà la protagonista della vicenda) ma tutte le tematiche trattate, tra armi, droga, famiglia, saranno estremamente adulte, fin troppo.

La vicenda mi ha intrigato tantissimo, i personaggi anche....devo dire che non credevo di potermi emozionare così tanto, o che un videogioco POTESSE fare emozionare a questi livelli.
Una splendida storia di amicizia, dai contorni cupi di un "donnie darko" o "the butterfly effect", caratterizzata da una scrittura molto ben fatta per ciò che concerne i personaggi, che crescono davvero con il tempo.
La Max dell'inizio sarà ben diversa dalla Max del pieno della vicenda.
E non solo lei, ma non voglio fare nomi, per ovvi motivi.

Life is Strange non è assolutamente perfetto, ma è anche grazie ai suoi difetti che vi arriverà una conferma di quanto grande questa esperienza sia, nella sua totalità.
Se un gioco con evidenti limiti è stato in grado di darmi così tanto, significa che tutto quello che fa nella maniera giusta, lo fa davvero bene.

Secondo me è un'esperienza che vale la pena fare.
Il gioco ha qualche "basso" quando vuole fare, appunto, il Videogioco, e presenta sequenze (per fortuna, poche) dove i programmatori hanno voluto farci giocare un po', forse per una questione di longevità? Non lo so.
"Per favore, potresti portarmi delle bottiglie?" vi chiederanno a un certo punto, e voi dovrete andare a raccogliere cinque bottiglie, e portarle alla persona che ve le ha chieste.
Una sequenza di questo genere non arricchisce assolutamente la narrazione, sono minuti di...videogioco, in un prodotto che invece è davvero altro.
Per fortuna i creatori non hanno esagerato in questi frangenti.
Se si fossero accorti però di avere per le mani (o avessero deciso di osare a tal punto?) un puro "telefilm interattivo" al 100%, e avessero deciso di cancellare totalmente l'aspetto Gioco, forse staremo parlando di capolavoro.

E invece è stata solo un'esperienza stupenda.
[Modificato da boskoz 05/02/2016 11:15]