00 12/02/2016 11:23


Io non so se al giorno d'oggi ci si possa ancora inventare qualcosa per girare uno "slasher" originale, ma di sicuro questo non lo è (e non ha nemmeno la pretesa di esserlo).

Siamo davanti ad uno dei tanti figli di "Non Aprite Quella Porta", ma, se proprio devo paragonarlo ad un film già visto in precedenza, senza dubbio nomino l'ottimo horror norvegese "Fritt Vilt" (aka "Cold Prey") con cui i punti in comune sono effettivamente tanti.

Una premessa veloce per capire il contesto del film:
Siamo in Australia e la storia è ambientata in una delle tipiche "farm" dell'entroterra la cui caratteristica principale è quella di essere isolata (nell'australiano significato del termine).
Per chi non lo sapesse, queste "farm" sono costantemente alla ricerca di forza-lavoro e solitamente l'esigenza di braccia da restituire all'agricoltura (ma non solo) viene soddisfatta dai cosiddetti "backpackers", ovvero turisti che girano su e giù per l'Australia con lo zaino in spalla e che ogni tanto hanno bisogno di fermarsi a lavorare da qualche parte per raccogliere il denaro necessario a garantirgli qualche mese di vagabondaggio.
Oltre al denaro, almeno nelle farm più remote, viene offerto anche vitto e alloggio dato che fare avanti e indietro ogni giorno sarebbe impensabile viste le distanze.
Ci siamo? Bene.

Trent'anni fa nella farm dei Wilson accadde qualcosa di terribile.
I Wilson non erano dei farmer come tutti gli altri. Loro erano soliti torturare, stuprare e uccidere i backpackers di cui si sarebbero successivamente cibati.
Un giorno, gli abitanti del luogo, insospettiti dalla continua sparizione di persone da quella farm, si presentarono armati di fucile alla porta dei Wilson. Scoprirono l'agghiacciante verità e si fecero giustizia da soli. I coniugi Wilson vennero uccisi quella sera, ma del loro figlio deforme, Charlie, non si trovò più alcuna traccia.
La leggenda narra che Charlie abbia assistito all'uccisione dei propri genitori e che tutt'ora viva in quella casa e continui ad essere il responsabile della sparizione dei backpacker che si avventurano in quella zona.
Nel film, quattro ragazzi decidono di andare alla ricerca della "Charlie's Farm" e scopriranno ben presto quanta verità si nasconde dietro quella terribile leggenda.



È un film con pro e contro. 
L'atmosfera della location poteva essere il punto di forza di questo film, ma non sono riusciti a sfruttare pienamente le potenzialità di un contesto che renderebbe credibile qualsiasi film dell'orrore.

Anche la scelta del "mostro" è azzeccata solo a metà:
Per interpretare Charlie hanno scelto Nathan Jones. Mossa perfetta.
Per chi non lo conoscesse, Nathan Jones è un armadio di 213 centimetri per 160kg di cattiveria pura.
Faccia cattiva, di quelle che fanno paura davvero.
Ha passato 7 anni della propria vita in una prigione di massima sicurezza per aver commesso 8 rapine a mano armata. 
In prigione iniziò a sollevare pesi e a fare un uso massiccio di steroidi.
Uscito di prigione iniziò la sua carriera di "strongman", lottatore e attore.
Diventò famoso nel mondo grazie al suo debutto in WWE dove però ebbe una breve e scarsa carriera, ma la sua presentazione creò talmente tanta "hype" da farlo diventare subito uno dei miei wrestler preferiti.



Quando hai la fortuna, anzi la bravura di scegliere il "cattivo" perfetto, mi spieghi perché devi rovinarlo con del trucco eccessivo (neanche troppo, ma sufficiente a rendere poco credibile il personaggio) e dotandolo di una forza sovrumana? Non ti capisco, davvero.

Resteranno comunque soddisfatti gli amanti delle scene splatter. 
In questo senso il regista non si è davvero risparmiato e regala più di una perla agli amanti del genere.

Intelligente anche l'inserimento nel cast di due comparse che strizzano l'occhio agli appassionati di cinema horror: se sarà facile notare Bill Moseley nei panni del signor Wilson, solo i più esperti riconosceranno Kane Hodder senza la maschera di Jason sul volto.
Probabilmente ci saranno anche altre citazioni nascoste che non sono stato in grado di cogliere.

In conclusione, è un film che non passerà certo alla storia (se non forse in madre-patria), ma che senza grosse pretese si fa rispettare. Se cercate una storia originale, evitatelo.
Altrimenti è pur sempre meglio dell'ennesimo prequel/sequel/remake di "Non aprite quella porta".

Voto: 6


[Modificato da Mr.Perfect 12/02/2016 12:40]
La perfezione esiste