00 16/04/2016 23:09




Studentessa resta sola nel campus durante le vacanze e, come avevamo già intuito dal prologo, male gliene incoglie, perchè diventerà il bersaglio di individui mascherati dalle pessime intenzioni.

Il regista inglese Olly Blackburn latitante dai tempi del bizzarro Donkey punch (2007) passa dalle troie da competizione del proprio precedente lavoro alla posata protagonista di questo stalk'n'slash a suo modo originale: dettaglio nn da poco, perchè l' eroina del film (che NON si chiama Kristy, attenzione...) viene presa di mira proprio in quanto compita e studiosa, e scoprire il perchè di tutto ciò è proprio la ragione per guardare il film sino alla fine.

La rivelazione sarà cmq poca cosa, c'è anche un sottofinale (dopo i titoli di coda) abbastanza superfluo, e l' estetica stessa non è granchè, visto che mescola ingredienti risaputi come suggestioni da slasher anni Novanta (la fotografia e l' ambientazione ricordano inevitabilmente i vari Scream ed Urban legend), bande mascherate del nuovo millennio (come in The strangers, You're next, ma soprattutto La notte del giudizio), e protagonisti che documentano i fatti tramite riprese in digitale (fisima del regista, in quanto l' espediente era stato il motore dello stesso Donkey punch).

Rispetto al precedente lavoro (imperfetto ma audace, perchè condito da sesso, droga, e sangue), qua il regista non osa e a tratti annoia, e spesso sembra di assistere ad un film per la tivù: ma ad uno di quelli fatti per benino, tutto sommato, che la sufficienza la merita, ed una visione disimpegnata la può pure valere, magari in mancanza di meglio.



*****************************

"Quanta benzina abbiamo?"

"Non molta."

"Okay..."