00 17/02/2022 09:56
Conviene essere uno di coloro che alle feste non socializzano, se ciò serve a ritrovarsi chiusi da soli in una stanza nottetempo e a salvarsi così dal contagio che il giorno successivo avrà trasformato tutti in zombi... o forse no? Perchè ritrovarsi ad essere l' unico sopravvissuto (del quartiere? della città? del mondo intero?) barricato in un angusto condominio parigino può essere una prospettiva non così esaltante...
Il film prende spunto da un' opera letteraria che condivide i presupposti iniziali con l' episodio di Fear itself diretto da Darren Lynn Bousman (quello della ragazza che tenta di raggiungere gli amici alla festa all' indomani di un apocalisse zombie), tuttavia la trama si sviluppa in una direzione più intimista, meno action ed exploitativa, incentrata ad esplorare ogni sfaccettatura della crescente paranoia del sopravvissuto e purtroppo anche a stimolare l' insofferenza crescente degli spettatori, ormai troppo propensi a farsi tediare da un soggetto che negli ultimi vent' anni è stato sviscerato e reinterpretato in troppe varianti. Questa non colpisce più di tanto, perchè ciò che manca sul versante splatter (apparentemente per scelta, visto che i pochi effetti speciali fanno intuire che la competenza per realizzarli non mancava) non viene compensato da una scrittura sufficientemente articolata nè raffinata.
Ridateci La horde!


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"Quanta benzina abbiamo?"

"Non molta."

"Okay..."