00 13/06/2022 20:56
Film inglese del 1978 in cui Michael Anderson (quello dell' Orca assassina) propone un intrigo mortale su uno sfondo che spazia da stilemi argentiani (corridoi, soggettive, guanti neri) a luci baviane sparate a manetta, peraltro appena riportate in auge dallo stesso Argento, il cui Suspiria fece all' epoca breccia nell' immaginario dei registi horror d' oltremanica come testimoniato pure da Delirium house e Il testamento. Testamento che ricorre anche in questo Dominique, opportunamente intrecciato con suggestioni da ghost-story che ben si sposano col volto mefistofelico di Simon Ward (l' anticristo di Holocaust 2000) e con quello misterioso di Jenny Agutter (che di lì a poco tornerà nel capolavoro di Landis).
Lento ma non del tutto prevedibile, il film si presta ad una visione da parte degli esegeti dell' horror/thriller della decade in oggetto; tutti gli altri, specialmente chi non ama il vintage, si astengano.


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"Quanta benzina abbiamo?"

"Non molta."

"Okay..."