00 26/05/2011 23:49
Re: Re: Dalle stelle alle stalle o viceversa?
OmnesImaginesMundi, 26/05/2011 17.59:




Interessante questo post. Irresistibile direi.

D'accordo con la proposta di un possibile metodo di valutazione (sceneggiatura, narrazione, ecc)
un po' meno con le valutazioni iniziali. Ci sono 5-6 cortometraggi da scartare a priori? Penso di no e spiego perchè.

Prima le ragioni del cuore : mi sono guardato quasi tutti i corti in concorso, nel mentre ho cercato di informarmi un po'
sul background dei vari concorrenti. Risultato? In questo concorso se la giocano 2 categorie di filmmakers, i professionisti e
i dilettanti.
Per professionisti intendo registi, assistenti di regia, operatori di macchina, DAMS, scuole di regia, specializzazioni in cinema,
impiegati dello spettacolo. Poi ci sono gli "altri", i "dilettanti". Vediamo chi sono, mediamente sono appassionati di cinema che
vogliono realizzare quello che vedono al cinema, comunicare qualcosa. Di solito sono persone che nella vita fanno tutt'altro, 8-9-10
ore di lavoro poi arrivano a casa e iniziano ad armeggiare con videocamere, sceneggiature e storyboard, studiano montaggio, regia,
illuminazione e progettano cortometraggi. :)
Dai professionisti mi aspetto non dico la perfezione, ma lavori ineccepibili, dai dilettanti mi aspetto invece una visione
del futuro e un arricchimento del panorama cinematografico di domani, almeno per quanto riguarda il cinema di genere (mi sembra che
su questo forum siamo tutti più o meno appassionati :-P) dato che in Italia purtroppo la situazione è decisamente
triste e non per mancanza di bravi registi/tecnici.

Per carità, concordo sul fatto di bastonare i cortometraggi mal confezionati, sia in termini di storia/sceneggiatura, sia
in termini di tecnica. Anzi, ti dirò che sono il primo ad auto-bastonarmi! Sacrosanto sottolineare le mancanze tecniche (sceneggiature poco curate, dettagli tecnici);
l'osservatore poco esperto percepisce queste mancanze come "qualcosa che non va", probabilmente non conosce la regola dei
terzi, la zona aurea, lo scavallamento di campo, la teoria della sceneggiatura in tre atti, i nodi narrativi, ecc ecc
Certo è che rispettando tutte queste regole i lavori video avranno un aspetto più professionale, competitivo.

Esclusi gli addetti ai lavori è il pubblico che deve essere soddisfatto. E il pubblico non fa differenza
fra un low budget di 800.000 euro o un low budget di 1000 euro (quando va bene) di solito sganciati dal regista di turno.
Al pubblico non interessa se è stata usata una videcamera super professionale o una videocamerina trovata nell'uovo di pasqua.
Vuole divertirsi, emozionarsi. Per questo motivo ritengo sia possibile una competizione fra professionisti e dilettanti.

Ricapitolando, più che 5-6 cortometraggi in meno preferirei partecipassero 5-6 cortometraggi in più.

Daniel

ps : per la cronaca, appartengo alla folta schiera dei "dilettanti" :)




Sottoscrivo in tutto e per tutto.