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[Sondaggione] Top 9

Ultimo Aggiornamento: 30/03/2024 14:37
30/11/2022 18:14
 
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Indy 2 in effetti è nell’olimpo del cinema.



La perfezione esiste
01/12/2022 21:59
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
po-yee, 29/11/2022 20:04:



Io ho dovuto rinunciare a Indiana Jones, Breakfast Club e Dr. Creator.
Senza parlare di tutti gli horror.

Comunque è inutile, qui nessuno c'ha voglia di fare un cazzo.






la mia lista, con i sudori freddi, da una quarantina si è ridotta attualmente quasi della metà... tirerò i dadi...
03/12/2022 02:02
 
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Sarà che sono un simpaticone, ma non mi cale sapere chi sia l' utente favorito della poppa.

Semplicemente, ho ritenuto genuinamente esilarante la battutona sulla baldracca sifilitica e ci ho tenuto ad esternarlo.

[Modificato da MD-MAniak 03/12/2022 02:03]


*****************************

"Quanta benzina abbiamo?"

"Non molta."

"Okay..."


03/12/2022 10:20
 
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Sembravi sarcastico 😂

E lo sembri tutt’ora.

Comunque esci la tua Top9 o ti faccio bannare dal mio amico Alex.

Stessa cosa vale per Wampyrello!
La perfezione esiste
06/12/2022 10:14
 
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No dai, come ho fatto a lasciare fuori Point Break?
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06/12/2022 22:59
 
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Re:
Mr.Perfect, 06/12/2022 10:14:

No dai, come ho fatto a lasciare fuori Point Break?




visto?! tu quoque!
09/12/2022 11:44
 
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Re:
Mr.Perfect, 06/12/2022 10:14:

No dai, come ho fatto a lasciare fuori Point Break?



Piantala, io ho dovuto lasciar fuori La storia infinita.


09/12/2022 11:45
 
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Re: Re:
Wampyr, 06/12/2022 22:59:




visto?! tu quoque!




Non divagare, Vamp.
Ti stiamo aspettando.
09/12/2022 11:47
 
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Re:
Mr.Perfect, 03/12/2022 10:20:



Comunque esci la tua Top9




Ma figurati, Maniak è troppo snob per la superclassificashow.


09/12/2022 11:49
 
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Re:
MD-MAniak, 03/12/2022 02:02:

non mi cale sapere chi sia l' utente favorito della poppa.




Gnegnegnè.

E' hadaf.


10/12/2022 21:24
 
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Entro Natale voglio le Top9 sia del Wampyrello che del Melbourniak
La perfezione esiste
11/12/2022 17:11
 
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Re: Re: Re:
po-yee, 09/12/2022 11:45:




Non divagare, Vamp.
Ti stiamo aspettando.



si siamo quasi, ancora qualche limatina
11/12/2022 17:12
 
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Re:
Mr.Perfect, 10/12/2022 21:24:

Entro Natale voglio le Top9 sia del Wampyrello che del Melbourniak



sì, controllate bene sotto l'albero...
20/12/2022 20:57
 
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Shining (Stanley Kubrick, 1980)
----------------------------------------------
Tratto dall'omonimo romanzo di Stephen King, il regista ne aggiunge/modifica i contenuti con le sue doti artistiche peculiari, e con la prova attoriale memorabile di Jack Nicholson.
Molte scene sono diventate famose, e alcune trovate nelle tecniche di ripresa sono innovative; sempre nell'ambito di una storia che si dipana, interessante come nel romanzo, con un crescere di tensione e paura.


Zombi (George A. Romero, 1978)
------------------------------------------------
Sequel del film "La notte dei morti viventi", spartiacque del genere, porta lo stesso concetto nel bel mezzo della società consumistica moderna.
Emblematica in tal senso la location del centro commerciale in cui i protagonisti trovano riparo, e in cui gli zombi vagheranno con la loro tipica cadenza, rappresentando metaforicamente i clienti normali nella nostra vita quotidiana.


Invito a cena con delitto (Robert Moore, 1976)
----------------------------------------------------------------
Parodia dei romanzi gialli classici, e dei film e telefilm, ne stigmatizza e prende in giro gli stilemi e i cliché.
Vi possiamo trovare in scene divertenti, tra gli altri, i vari Poirot equivoco, Miss Marple invecchiata con la sua badante, l'apparentemente macho detective interpretato qui da Peter Falk (v. tenente Colombo), e il magiordomo...


Profondo rosso (Dario Argento, 1975)
-----------------------------------------------------
Primo dei film più prettamente horror del regista, pur mantenendosi anche qui nell'ambito thriller come i precedenti.
Oltre a puntare molto sulla suspance e sulla paura, ha come uno dei suoi molti punti forti la bellissima colonna sonora rock/progressive degli italiani Goblin a scandirne la storia.


Frankenstein Junior (Mel Brooks, 1974)
-------------------------------------------------------
Parodia del romanzo "Frankenstein" di Mary Shelley, oltre che dei primi due film degli anni '30 sullo stesso personaggio, ossia il film omonimo al romanzo e "La moglie di Frankenstein".
Gag e situazioni esilaranti, e atmosfera horror dei riferimenti di cui sopra, si susseguono in un mix riuscitissimo.


Non aprite quella porta (Tobe Hooper, 1974)
-------------------------------------------------------------
Primo film della saga con la famiglia di psicopatici cannibali, trai quali il più noto Leatherface.
Il terrore scorre lungo il film, anticipato nella prima parte da situazioni bizzarre, e di disagio, in cui incorrono i giovani protagonisti in gita negli scenari rurali statunitensi; e accompagnato da un'atmosfera scenica e sonora appropriatissima.


2001: Odissea nello spazio (Stanley Kubrick, 1968)
---------------------------------------------------------------------
Tratto dall'omonimo romanzo di fantascienza di Arthur Clarke.
Seguendo gli albori dell'umanità, e con un'ottima colonna sonora di musica classica, assieme agli ottimi effetti speciali, ci perdiamo anche noi nello spazio, introdotti in un ambiente tecnologico e che ci porta a pensare su questioni esistenziali/filosofiche insolubili.


Non ci resta che piangere (Roberto Benigni, Massimo Troisi, 1984)
---------------------------------------------------------------------------------------
Commedia italiana, girata dagli stessi due attori protagnoisti all'apice della propria carriera comica.
Le trovate e le citazioni divertenti si susseguono grazie anche all'espediente dell'involontario viaggio nel tempo.


I Blues Brothers (John Landis, 1980)
-------------------------------------------------
Commedia statunitense, a tema musicale blues, molto divertente e con trovate geniali.
Da sottolineare la colonna sonora pazzesca, grazie anche agli ospiti muscali iconici del genere, che incorrono nei due fratelli Blues (appunto), trai quali il mitico John Belushi, in cerca di aiuto nella loro missione impossibile.

[Modificato da Wampyr 20/12/2022 21:49]
21/12/2022 01:23
 
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Grande Wampyrello!!! 🤩
La perfezione esiste
21/12/2022 17:22
 
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Wampyr, 20/12/2022 20:57:

Shining (Stanley Kubrick, 1980)
----------------------------------------------
Tratto dall'omonimo romanzo di Stephen King, il regista ne aggiunge/modifica i contenuti con le sue doti artistiche peculiari, e con la prova attoriale memorabile di Jack Nicholson.
Molte scene sono diventate famose, e alcune trovate nelle tecniche di ripresa sono innovative; sempre nell'ambito di una storia che si dipana, interessante come nel romanzo, con un crescere di tensione e paura.


Zombi (George A. Romero, 1978)
------------------------------------------------
Sequel del film "La notte dei morti viventi", spartiacque del genere, porta lo stesso concetto nel bel mezzo della società consumistica moderna.
Emblematica in tal senso la location del centro commerciale in cui i protagonisti trovano riparo, e in cui gli zombi vagheranno con la loro tipica cadenza, rappresentando metaforicamente i clienti normali nella nostra vita quotidiana.


Invito a cena con delitto (Robert Moore, 1976)
----------------------------------------------------------------
Parodia dei romanzi gialli classici, e dei film e telefilm, ne stigmatizza e prende in giro gli stilemi e i cliché.
Vi possiamo trovare in scene divertenti, tra gli altri, i vari Poirot equivoco, Miss Marple invecchiata con la sua badante, l'apparentemente macho detective interpretato qui da Peter Falk (v. tenente Colombo), e il magiordomo...


Profondo rosso (Dario Argento, 1975)
-----------------------------------------------------
Primo dei film più prettamente horror del regista, pur mantenendosi anche qui nell'ambito thriller come i precedenti.
Oltre a puntare molto sulla suspance e sulla paura, ha come uno dei suoi molti punti forti la bellissima colonna sonora rock/progressive degli italiani Goblin a scandirne la storia.


Frankenstein Junior (Mel Brooks, 1974)
-------------------------------------------------------
Parodia del romanzo "Frankenstein" di Mary Shelley, oltre che dei primi due film degli anni '30 sullo stesso personaggio, ossia il film omonimo al romanzo e "La moglie di Frankenstein".
Gag e situazioni esilaranti, e atmosfera horror dei riferimenti di cui sopra, si susseguono in un mix riuscitissimo.


Non aprite quella porta (Tobe Hooper, 1974)
-------------------------------------------------------------
Primo film della saga con la famiglia di psicopatici cannibali, trai quali il più noto Leatherface.
Il terrore scorre lungo il film, anticipato nella prima parte da situazioni bizzarre, e di disagio, in cui incorrono i giovani protagonisti in gita negli scenari rurali statunitensi; e accompagnato da un'atmosfera scenica e sonora appropriatissima.


2001: Odissea nello spazio (Stanley Kubrick, 1968)
---------------------------------------------------------------------
Tratto dall'omonimo romanzo di fantascienza di Arthur Clarke.
Seguendo gli albori dell'umanità, e con un'ottima colonna sonora di musica classica, assieme agli ottimi effetti speciali, ci perdiamo anche noi nello spazio, introdotti in un ambiente tecnologico e che ci porta a pensare su questioni esistenziali/filosofiche insolubili.


Non ci resta che piangere (Roberto Benigni, Massimo Troisi, 1984)
---------------------------------------------------------------------------------------
Commedia italiana, girata dagli stessi due attori protagnoisti all'apice della propria carriera comica.
Le trovate e le citazioni divertenti si susseguono grazie anche all'espediente dell'involontario viaggio nel tempo.


I Blues Brothers (John Landis, 1980)
-------------------------------------------------
Commedia statunitense, a tema musicale blues, molto divertente e con trovate geniali.
Da sottolineare la colonna sonora pazzesca, grazie anche agli ospiti muscali iconici del genere, che incorrono nei due fratelli Blues (appunto), trai quali il mitico John Belushi, in cerca di aiuto nella loro missione impossibile.


Anche se ne ho visti solo 3, ti ho preparato il collage, spero di non aver sbagliato immagini 😂

La perfezione esiste
22/12/2022 23:04
 
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Re:
Mr.Perfect, 21/12/2022 17:22:

Anche se ne ho visti solo 3, ti ho preparato il collage, spero di non aver sbagliato immagini 😂




Grazie Perfect, direi che sono proprio loro!
Mi sembra impossibile che nei hai visti solo 3?!??! Sono tutti e nove film famosissimi.


24/12/2022 12:29
 
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Re: Re:
Wampyr, 22/12/2022 23:04:



Grazie Perfect, direi che sono proprio loro!
Mi sembra impossibile che nei hai visti solo 3?!??! Sono tutti e nove film famosissimi.



Ho visto solo Frankenstein Junior (e credo nemmeno tutto), Non aprite quella porta e il pallosissimo Shining.

Gli altri mai visti e mai li vedrò :)

La perfezione esiste
25/12/2022 10:40
 
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Mr.Perfect, 10/12/2022 21:24:

Entro Natale voglio le Top9 sia del Wampyrello che del Melbourniak

Sono qui solo per controllare se il Maniak ha rispettato la deadline…

Considerando il fuso orario di Melbourne, non resta molto tempo.

La perfezione esiste
25/12/2022 18:27
 
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1) ZOMBI (DAWN OF THE DEAD, George A. Romero, 1978)
Per me capolavoro assoluto dell' horror, pur se oggi palesa tutti i limiti (ma anche i pregi, però) di un film girato sul finire degli anni '70.
George Romero, a braccetto con Dario Argento che gli fece da mentore, scatena una metaforica apocalisse che non fa prigionieri. Mi sono innamorato di questo film crescendo, a poco a poco, e gli sono sempre rimasto fedele. I personaggi, invece, entrano nel cuore fin da subito, a testimonianza di una scrittura davvero ispirata: due agenti della Swat (il misurato Roger ed il saggio Peter), l' elicotterista pseudomacho Stephen e la sua emancipata fidanzata Francine (ma in italia divenne Jane) fuggono in volo quando la situazione inizia a precipitare e si imbattono in uno di quei centri commerciali ke furono uno dei primi templi del consumismo, poi riescono ad insediarsi combattendo i morti viventi che ci tornano in massa seguendo i peggiori istinti di quando erano in vita ("non sanno perchè, ma tornano qui: era un posto importante per loro": profetico a proposito delle razzie ingiustificate durante l' esordio del covid, o no?). Anche i vivi, purtroppo, messi sotto pressione iniziano a dare il peggio di sè: il primo è Roger, che sin lì se la era cavata con un misto di perizia e fortuna; ma quando comincia a strafare per impressionare i compagni, la fortuna come spesso accade gli volta le spalle, lui viene morso ed è destinato a morire soffrendo: noi soffriamo con lui, ed uno dei primi momenti da brividi arriva quando spirerà tra le braccia di Peter, dicendogli, mentendo sapendo di mentire, che tenterà di non tornare. Alla fine l' irruzione dei teppisti motorizzati sarà fatale a Stephen che stupidamente tenta di reagire perchè antepone il miraggio del possesso all' istinto di sopravvivenza ("ce lo siamo conquistato, è tutta roba nostra"), reazione oltretutto scatenata in ultima analisi non dal saccheggio delle preziose merci ma dal furto di ormai inutili banconote: il momento in cui, dopo essere stato ferito dai bikers e morso dalle creature, riemerge zombificato dall' ascensore conserva inalterata tutta la sua potenza dopo decenni. Peter lo aspetta x il colpo di grazia, poi fugge con Jane che nel frattempo aveva imparato a pilotare, e i due pronunciano il dialogo che si trova in calce come mia firma, e ke è stato il mantra della mia vita in tanti momenti bui.
Per me il migliore della stupenda unica trilogia romeriana, cioè quella che va dal '68 all' 85, mentre ciò che venne dal 2005 in poi manco lo considero.

2)TENEBRE (Dario Argento, 1982)
Sono cresciuto con i film del migliore Argento, e questo è per me la summa della sua arte. Uno scrittore di gialli all' apice della fama pubblica un libro che diventa subito bestseller: male gliene incoglie, xke i delitti di persone deviate (concetto opinabile, come viene detto giustamente anche nel film) si spostano dalla fantasia alla realtà ed il protagonista stesso finisce nel mirino. Qualcuno, in passato, se la è vista brutta, xke una figura femminile ha infierito col tacco 12 spalleggiata dai suoi amichetti: qual è la connessione di quell' episodio con la trama del libro e coi delitti veri? Al di là della soluzione macchinosa e genialoide (ma all' epoca Argento poteva osare xke ispirazione e tecnica sopraffine erano alibi artistici che reggevano), quel tacco infilato in bocca si piantò nella mia testa come simbolo di tutte le ingiustizie sociali di cui sono sempre stato testimone da bambino e vittima in seguito: consideravo le donne principali responsabili della deriva della società, manco a dirlo, forse anche xke purtroppo il rapporto con mia madre fu pessimo. C'era voglia di rivalsa, ma x un adolescente era difficile capire da quale parte cominciare; ed allora perchè non affezionarsi ad un film in cui donne cattive vengono sfoltite con ogni genere di arma bianca? E perchè non imparare a memoria la frase di apertura? La cito senza ricopiarla, sennò non vale: L' impulso era diventato irresistibile. C' era una sola risposta alla furia che lo torturava. E così commise il suo primo assassinio. Aveva infranto il più profondo tabù, e non si sentiva colpevole, nè provava ansia o paura, ma libertà. Ogni ostacolo umano... ogni umiliazione che gli sbarrava la strada poteva essere spazzata via da questo semplice atto di annientamento: L' OMICIDIO.
Un giorno, incontrando Argento, mi feci autografare la vhs che da qualche parte ci sarà ancora, ed un altra volta lo ringraziai personalmente per avere diretto qst film: psicanalisi, a buon mercato sì, ma se non ho mai fatto cazzate gravi in vita mia lo devo anche al mio idolo di infanzia, nella cui arte trovai quell' accettazione di me che sicuramente la mia famiglia non mi aiutò mai minimamente ad avere.

3)APRI GLI OCCHI (ABRE LOS OJOS, Alejandro Amenabar, 1997)
Da adolescente divenni ventenne, e sulla strada per i fatidici 30 iniziai ad evolvermi, la mia misoginia pure, e con essa la scomoda consapevolezza che la colpa a questo mondo non poteva essere tutta delle donne. Qui abbiamo: Cesar, protagonista bello, ricco e di successo... un chad, si direbbe oggi; il suo migliore amico Pelayo, meno fortunato, ed invidioso del primo; Nuria, una femme fatale che pare venuta direttamente dall' inferno; Sofia, classica (brava?) ragazza della porta accanto. Anche qua ai personaggi ci affezioniamo subito, xke Amenabar (all' epoca 25enne!) sa il fatto suo. Cesar compie la stessa età del regista (ma il film non è autobiografico in toto xke Amenabar è gay), alla sua festa arriva Pelayo con Sofia, una tipa che finalmente l' amichetto sfigato è riuscito a baccagliare; purtroppo arriva pure Nuria, vestita di rosso fuoco: Cesar è abituato a sbatterle e poi a mandarle a quel paese xke infila un one night stand dopo l' altro. Ma Nuria, come vedremo, non ci sta. Per Cesar prende forma la beffa peggiore: si innamora per la prima volta in vita sua, e proprio di Sofia, e non si fa scrupoli a rubarla al migliore amico; non che lei non ceda al fascino di questo belloccio con la grana, narciso e sicuro di sè: i due vanno a casa di lei, parlano soltanto, ma decidono di rivedersi; purtroppo Nuria ha seguito Cesar, il mattino seguente lo spinge ad accettare un passaggio e poi si lancia con lui in una scarpata. Lei muore, a lui va peggio: esce col viso sfigurato, ed ora toccherà a lui sperimentare il cinismo, l' indifferenza e la cattiveria altrui. Sembra esserci una via d' uscita, ad un certo punto, ma stranezze in serie iniziano a tormentare Cesar, che dovrà finalmente... aprire gli occhi.
In anticipo su altri famosi film a venire (compreso l' orrido remake Vanilla sky), Amenabar dipinge un affresco in bilico tra svariati generi che sembra ispirarsi alla teoria del Segreto: nella vita finiscono con l' avverarsi quelle cose belle che si desiderano intensamente, e purtroppo anche quelle cose brutte che ci capita di temere un po' troppo spesso. Secondo me c'è un fondo di verità in ciò, perchè spesso la mia stessa vita è andata in questo modo; ma c'è di più, perchè Amenabar dice la sua sullo scenario in cui ci tocca viverla, questa vita: siamo circondati da pessimi attori che esternano sentimenti profondi, ma in verità fasulli, soltanto in base a convenienze; tutti sono (siamo), per citare la frase preferita del protagonista "figli di puttana". Siamo persi, disorientati:
"Cosa è per te la felicità?
Non mi domandi più stronzate come questa, per favore"

"Cosa sta succedendo qui? Qualcuno mi dica la verità, cazzo!
La verità? Forse non la sopporteresti"

Capolavoro, con una sequenza finale sul tetto del grattacielo ke ogni santa volta fa sempre venire i brividi dall' emozione.

4)ROCKY III (Sylvester Stallone, 1982)
Sono serio quando dico che le cose vanno spesso come desideriamo intensamente...o in base a ciò che termiamo...o ad entrambe le cose. Il Segreto, del resto, pare abbia pure basi scientifiche: magari è una cazzata, ma se devo scegliere se credere in quello o in qualche religione... beh, insomma, non ho dubbi. Ci sarebbe anche il nulla, ma sono agnostico, quindi... perchè no?
Ma cosa c' entra tutto questo con Rocky 3?
Andiamo con ordine.
I personaggi li conoscono tutti, e la trama è semplice, quasi banale: Rocky è diventato campione battendo Apollo nel rematch, qua lo ritroviamo a vivere in una bolla, adorato dai fan, amato dalla moglie e protetto dall' anziano manager. Troppo protetto, scopriremo, perchè quest' ultimo organizza solo incontri facili e Rocky mantiene il titolo senza più incontrare i migliori: il nero Clubber Lang (un prototipo di Mike Tyson che ha il volto del mitico Mr.T, qua cattivissimo) non ci sta e lo convince con le brutte ad accettare il confronto sul ring. Il vecchio manager si dissocia e mina le certezze del campione: "non puoi vincere!". Senza più punti di riferimento, e col vecchio Mickey morente il giorno stesso dell' incontro, Rocky va incontro ad un rapido ko, poi alla depressione.
Il vecchio rivale Apollo, che ha assistito incredulo alla debacle, ne diventa amico e si offre di allenarlo per la rivincita.
E qui veniamo al punto. Mi aveva sempre affascinato questa storia di amicizia virile, di caduta, di risalita e di voglia di rivalsa, fino ad arrivare a viverla in prima persona. Avevo fissato il mio trasferimento all' estero per il 2006, purtroppo ero socio in affari di mio padre che mise x motivi suoi i bastoni tra le ruote e fece slittare la partenza al 2008. Mica poca cosa: parto per l' Olanda spompato, reggo due mesi, torno in italia con l' esaurimento nervoso e a fine anno mi presento in ospedale con ideazioni suicide. Devo iniziare una terapia, ho pochi soldi, non più un lavoro: il punto più basso della mia vita. Si fa avanti un ex collega che mi tende una mano, inizio a fare qualcosina con lui ma poi decido di rimettermi in sesto in Scozia cambiando mestiere, poi quando sono in quadro torno dal mio amico e si riparte: obiettivo, mettere insieme i soldi x il trasferimento estero definitivo. Avevo pensato all' Australia xke l' Olanda mi scottò, intanto arriva il 2011 e mi faccio una vacanzetta in Germania, sempre indeciso su come sbloccare la cosa: dopo i bordelli di Berlino mi rilasso a Frankfurt am Main, ed una sera, non ricordo manco come, mentre stavo davanti al pc in ostello finisco per contemplare un link col discorso motivazionale di Apollo a Rocky: "hai perso un incontro che potevi vincere, ti sono saltati i nervi: adesso se vuoi rialzarti devi ricominciare tutto daccapo". Daccapo: mi si pianta in testa, tutto ciò. Chiedo al mio amico quando scade il contratto, xke lo ignoravo. Scadrà a fine ottobre, mi dice lui: tenta di convincermi a restare, ma è inutile. Ero partito x l' Olanda ad Halloween 2008, con gli occhi bassi come Rocky nel primo incontro, riparto x l' Olanda esattamente 3 anni dopo, finalmente determinato e carico come Rocky nel rematch, e chiudo la pratica in pochi mesi. Dopo due anni e mezzo dico al mio capo che vorrei smettere x tentare finalmente la via dell' Australia, lui mi chiede di firmare ancora x 6 mesi e poi mi lascerà volentieri libero: accetto e finisco x ripartire ad Halloween 2014.
Molto probabilmente non c' entra nulla ma...apprezzo che un' avventura iniziata casualmente nel segno di Rocky 3 sia cominciata casualmente dopo 3 anni esatti dal primo fallimento e poi casualmente terminata con successo dopo 3 anni esatti dal suo inizio. Quando si dice la cabala!
Per tanti solo un mediocre sequel, per me un film motivazionale come pochi. E poi vogliamo mettere la carica che da l' immortale Eye of the tiger?

"Non esiste domani... non esiste domani!!"

5)TUTTI GIU' PER TERRA (Davide Ferrario, 1997)
"Torino, 13 ottobre 1996, ore 14.45, eclissi di sole: il mondo si ferma.
Ore 16.55: il mondo ha ricominciato a girare.
Che palle..."

Non sono tipo da film generazionali, non ho mai visto L' ultimo bacio ad esempio, e mi deluse Santa Maradona: poi non so di preciso quanti altri ne esistano, proprio perchè non li vado certo a cercare. Di solito sono altri i film in cui mi identifico, se mai ci fosse bisogno di precisarlo. Ma mica necessariamente film: i miei romanzi preferiti sono American psycho ed Uscita per l 'inferno, ne adoro i protagonisti ed avrei una curiosa cabala legata anche ad essi, che mi portò tra l' altro a prendere anni fa un' importante decisione, ma non è questa la sede. Qui si parla di film: e questo in qualche modo prima mi sedusse e poi mi catturò, sino a diventare uno di quelli a cui sono più affezionato. Si parte bene, con la frase citata in apertura che riassume il mio stato d' animo di quel periodo; e si continua meglio, con un Mastandrea agli esordi chiamato ad interpretare un ragazzo all' epoca mio coetaneo, che si muove disorientato (ancora...) nello stesso contesto urbano deprimente in cui mi aggiravo io, come me alle prese con studi universitari in procinto di essere abbandonati, con un imminente servizio di leva da sfangare, con un mondo del lavoro da affrontare ed altre amenità: "i miei coetanei, dicevano i giornali, cominciavano col sesso orale a 14 anni, avevano rapporti completi a 16, a 18 delle donne ne avevano le palle piene, e diventavano o impotenti o serial killer: per evitare danni a me e agli altri io ero vergine... così non dovevo preoccuparmi dell' eiaculazione precoce".
Walter Verra, il protagonista, oggi verrebbe definito incel, neet, e tante altre cose forse, a causa della sua paura di vivere, mentre all' epoca ci si definiva sfigati, scazzati, sclerati, presi male, e dovevamo essere tanti se questo film fece nel 1997 un bel botto al botteghino, rivaleggiando senza timore con altri film a tema giovanile forti dell' exploitation a base di sesso e droghe in cui sguazzavano i protagonisti (Trainspotting, Kids, ecc); dietro al personaggio di Walter c'è infatti la penna dell' esordiente scrittore torinese Giuseppe Culicchia, intento a propagandare la scomoda situazione della generazione X a cui egli stesso appartiene, mentre dietro al film c'è la mano di Davide Ferrario, qui abile a tradurre quel disagio giovanile in immagini. Merito di entrambi se nel loro Walter ci identificammo in tanti; molti le situazioni e i dialoghi memorabili, ma è da brividi la sequenza prima rallentata e poi velocizzata in cui la folla si affanna a correre dietro ad un carro funebre che scende in picchiata e senza freni senza che nessuno se ne renda conto, mentre in colonna sonora i CSI cantano un inno che condanna quel conformismo che rende ciechi e privi di volontà: "non fare di me un idolo: lo brucerò; trasformami in megafono: mi incepperò; che fare o non fare, non lo so: quando, dove, perchè, riguarda solo me, io so solo che tutto va, ma non va, non va, non va, non va!".

6)LA CASA SPERDUTA NEL PARCO (Ruggero Deodato, 1980)
La rabbia verso una società ostile poteva all' epoca essere sfogata ed elaborata anche tramite la visione di questo tardo rape & revenge, che in verità partiva senza grandi ambizioni essendo nato come film di recupero ad opera dei produttori, del regista e di gran parte dello staff tecnico già all' opera in Cannibal holocaust. Tutto perchè quest' ultimo scomparve rapidamente a causa di problemi censori, e lo videro in pochi: beh, oggi sappiamo tutti quale è il più famoso. Ed anche di gran lunga il più valido, secondo me vero capolavoro tra l' altro, ma questo L' ultima casa a sinistra in tono minore toccò le mie corde in maniera particolare. Con certi detestabili signorini simili alla combriccola di yuppies del film avevo avuto a che fare per un bel po' di anni nella scuola privata (e cattolica) in cui i miei mi mandarono a diplomarmi: la curiosità di vedere come sarebbero stati contrapposti a due rozzi meccanici come Alex e Ricky era tanta. Ai ragazzotti con l' auto che strattona, il duro Alex di David Hess dice che a lui della loro "bella macchina non gliene frega un cazzo", poi però si fa incuriosire ed insiste x farsi invitare alla loro festa in villa; ci rimette il debole, complessato, forse ritardato Ricky che sperimenta subito l' abilità della splendida Lorraine De Selle nell' interpretare troiette odiose ("e così sareste meccanici, eh? e cosa sapete fare oltre ad aggiustare macchine?"), poi viene bullizzato da tutti e pelato a poker dopo che ancora la De Selle nei panni di Gloria gliel' ha fatta annusare a vuoto; tanta fu la soddisfazione nel vedere Alex salire in cattedra, ribaltando la partita di poker rasoio alla mano ("dà le carte, frocio: adesso si cambia musica!") e poi vendicando Ricky tramite l' agevolazione del tentato stupro di Gloria ("cosa c'è, non ti piace più il mio amico? eppure quando ballava ci stavi: e allora? E allora non fare la stronza, e apri le gambe!"). Si toccano vette sublimi quando Alex suggerisce al suo amichetto ke x farsi rispettare da zoccole di tal fatta occorre trattarle a cazzi in faccia, peccato che poi strada facendo il film si sgonfi a causa di scelte discutibili in sede di sceneggiatura: ma intanto la voglia di essere nei panni di Alex x prendersi qualche sana rivincita era stata tanta. Come spesso accade, però, non è il personaggio più duro ad essere il più realistico, bensì quello più umano, ed in questo caso fu il Ricky dell' ottimo Giovanni Lombardo Radice a restarmi nel cuore; lo portai dentro di me x parecchi anni, dopo avere intrapreso, un po' x caso ed un po' forse influenzato da qst film, proprio la carriera di autoriparatore.
Con un finale diverso staremmo a parlare forse di un capolavoro: peccato... ma nella mia top 9 ci finisce di diritto.

7)SUSPIRIA (Dario Argento, 1977)
Se Tenebre si attagliò ad un adolescente protoincel, è risaputa invece la capacità del capolavoro horror argentiano di esorcizzare la paura di crescere delle adolescenti: è tuttora apprezzato in più parti del mondo anche x qst motivo, e la cosa non stupisce dato che è risaputo quanto il soggetto discenda da Daria Nicolodi, all' epoca nuova compagna del regista. Io, che lo vidi x la prima volta a dieci anni, della valenza iniziatica me ne fregai alquanto, e rimasi piuttosto senza fiato x il duplice delitto iniziale, x lo sgozzamento in mezzo alle matasse di fil di ferro, x il cieco sbranato in maniera grafica dal proprio cane, x la resurrezione dell' amica di Susy e x l' apparizione finale della strega la cui sagoma viene svelata da un fulmine; poi, crescendo, iniziai ad apprezzarne tramite successive visioni un lato tecnico x l' epoca non comune, e quando da teenager covavo il desiderio di diventare io stesso un regista horror erano questi (e quelli di Tenebre ovviamente) i livelli a cui avrei ambito ad esprimermi. La trama è in fin dei conti talmente semplice da essere stata spesso definita banale, ma anche x questo rappresenta x me il modello di una classica storia di horror puro, senza tanti svolazzi, e cha a riprova vanta innumerevoli tentativi d' imitazione: ed ora che i morti incontrino i vivi, ed i vivi... i morti! (...o il contrario??).

8)IL TRIANGOLO DELLE BERMUDE (EL TRIANGULO DIABOLICO DE LAS BERMUDAS, Renè Cardona jr., 1978)
A proposito di horror puro, la lezione di Argento dovette essere stata assimilata tra gli altri anche da Cardona jr., che per qst instant-movie si avvalse della collaborazione in sede di produzione dell' italiano Angelo Jacono,
che proveniva proprio dai set dello stesso Argento. Dietro al titolo anonimo di questo classico della programmazione tivù serale anni '80 si cela una classica ghost story ad andamento ciclico che finisce però x essere ricordata da molti come un misconosciuto esempio di ottimo film sulle bambole stregate, in grado di dare parecchie piste a Chucky, Annabelle, e compagnia. Succede che una famigliola allargata e male assortita
si rechi in gita nel famigerato triangolo delle bermude per cercare resti di Atlantide: la civiltà sommersa non è che uno dei tanti spunti buttati nel calderone x suggerire spiegazioni all' inspiegabile; ce ne sono altri, tra cui smagliature spazio-temporali, ufo, tempeste perfette, ed appunto la bambola ritrovata in acqua ed affidata prontamente alla bambina della comitiva. Lo spettatore sa che si tratta di una pessima idea perchè riconosce nel suo viso inquietante le fattezze di un altra bambina che durante il prologo scomparve in quel tratto di mare, ma gli altri passeggeri non danno troppo peso al fatto che la piccola inizi presto a volerla nutrire con carne cruda, e che racconti di averle sentito pronunciare profezie di morte. Tecnicamente il film è trasandato, dalla fotografia sgranata, dagli effetti basic, e dalla pellicola sfregiata in moviola, ma anche questo contribuisce al suo fascino; Cardona jr. dosa sapientemente le apparizioni della efficace coppia mortifera, e mostra una buona mano nell' alternare primissimi piani statici ed umani del volto della bambola, intercalandoli con inquietanti brani musicali: tanti film similari venuti prima (Danza macabra, Lisa e il Diavolo, Satan's triangle, Maledetto sortilegio) ed altri anche molto illustri come Shining e L' aldilà, che verranno in seguito, sono quasi tutti superiori nella tecnica ma nessuno, secondo me, batte l' atmosfera horror di questo piccolo gioiello, nonostante la presenza nel cast di Gloria Guida e di Capitan Findus non giovi sotto quell' aspetto. Ancora: fossi diventato regista, mi sarei sbattuto x girarne un remake.

9)...ALTRIMENTI CI ARRABBIAMO! (Marcello Fondato, 1974)
Non si vive di solo horror e disagio vario, e quello che viene da più parti ritenuto il migliore film della coppia Spencer-Hill fu per anni il mio scacciapensieri preferito, visto e rivisto innumerevoli volte, persino alla vigilia della maturità scolastica. Il dune-buggy rosso con capottina gialla, la gara di birra e salsicce, il killer violinista sosia di Jean Alesi che scorrazza in teatro durante la mitica performance canora del coro dei pompieri, Donald Pleasence in versione insolitamente scanzonata non sono che le gag più note di una commedia come non se ne fanno più da parecchio; beh, da quanto ne so a farne un remake si è provato in questo caso in tempi recenti, ma so anche ke non dovrebbe avere lasciato il segno... al contrario di questo.
"Altrimenti... Vi arrabbiate??
Siamo già arrabbiati!"

[Modificato da MD-MAniak 26/12/2022 10:20]


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"Quanta benzina abbiamo?"

"Non molta."

"Okay..."


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