Perfect, sappi che ti odio per avermi fatto fare questa cosa che disapprovo totalmente.
Tra l'altro ci ho messo tipo due ore a incollare insieme le fotine, e ovviamente il risultato è patetico.
Comunque, alla fine non so se è giusto, ma ho scelto film legati alla mia infanzia/adolescenza.
Che sono ben più di 9, mortacci tua. Se penso a quelli che ho escluso mi viene da piangere.
Vabbè.
IL TEMPO DELLE MELE
Mi vergogno un po’ ad esordire così, ma mentirei se dicessi di non aver ascoltato fino alla nausea il 45 giri di Reality.
Avevo 10 anni e questo film contribuì alla mia “educazione sentimentale” rendendomi per sempre un’inguaribile romanticona.
Non servono frasi, basta la colonna sonora, che poi è tutto lì il film, in quell’emozione da adolescente.
CHRISTIANE F – NOI, I RAGAZZI DELLO ZOO DI BERLINO
Un anno dopo il tempo delle mele, era già il tempo delle pere (scusate la battuta abusata, ma ci stava tutta).
Libro e film furono un tutt’uno per la mia generazione, con il beneplacito di tutti i genitori dell’epoca, considerando che in quegli anni si viveva un’apocalisse di zombi tossici e l’argomento era piuttosto sentito.
Da questo film la mia passione per i capelli tinti e i ragazzi problematici, mentre David Bowie era già il mio idolo, quindi vedere Christiane in prima fila al concerto del Duca Bianco che cantava Station to Station tutta intera, per me, nonostante l’eroina non l’avessi mai provata, fu uno sballo.
Anche qui, niente dialoghi, basta riascoltare tutta la soundtrack, di cui possedevo fieramente il 33 giri.
BLADE RUNNER
Quando la fantascienza incontra il noir, la filosofia e la poesia.
Mio padre mi portò a vederlo al cinema quando uscì, avevo 11 anni e lo ricordo come fosse ieri.
Forse allora non capii proprio tutto, ma dopo millemila visioni successive, mi sbilancio e butto lì che per me è un capolavoro assoluto.
Vi risparmio le citazioni che ormai sanno tutti a memoria e che comunque andranno perdute nel tempo, come lacrime nella pioggia.
BIANCA
Ero combattuta nella scelta fra Bianca e La messa è finita, i due film di Moretti che ho amato di più.
Alla fine ha vinto Bianca perché c’è Michele Apicella che è lo psicopatico più triste e insieme divertente che abbia mai visto, e poi c’è Laura Morante, la torta Sacher, il liceo Marylin Monroe dove al posto degli studenti sono i professori ad andare in gita, la filosofia del mont blanc, il barattolo di nutella gigante, il monologo sulle scarpe…
E quel finale. “Gli amici non possono comportarsi così. Perché io mica divento amico del primo che incontro. Io decido di voler bene, scelgo. E quando scelgo è per sempre.”
Anch’io.
LO SQUALO
Mai priverei la me stessa bambina del dono del terrore per gli squali, che non mi ha mai più abbandonata.
E tutto è nato da questo film meraviglioso.
“Diecimila dollari e io vi porto la testa, la coda e tutto quello che c’è in mezzo”.
LA FEBBRE DEL SABATO SERA
Non ricordo quanti anni avessi quando lo vidi per la prima volta, ma quello che è certo è che mi innamorai istantaneamente di John Travolta e la passione non si è mai sopita; anche ora che è un ciccione ritoccato, per me rimane sempre il Tony Manero di quella iconica camminata per le vie di New York, con la latta di vernice in mano e Staying Alive in sottofondo.
Non ce la faccio, devo metterlo:
FUGA DI MEZZANOTTE
Midnight Express ha scalzato The Wall dalla mia top; non potevo mettere due film di Alan Parker in un lista di soli 9 film…
La storia (vera) di Bill Hayes, arrestato all’aeroporto di Istanbul per contrabbando di hashish e condannato all’ergastolo nelle carceri turche, dove subirà violenze di ogni tipo, è un film durissimo, straziante, difficile da dimenticare, complice un cast superbo e la soundtrack strepitosa di Moroder.
Piango sempre quando lo riguardo, e mi vengono i brividi ogni volta che sento il main theme.
“Trattamelo bene, mio figlio, capito? Perché se no ti faccio la pelle, turco bastardo!”
LA CASA DALLE FINESTRE CHE RIDONO
Soprattutto, alla me bambina piaceva avere paura. E qui la scelta si è fatta complicata.
Ma La casa dalle finestre che ridono è saldamente ancorata a troppi ricordi d’infanzia per non far parte di questa top.
Ancora oggi temo la visione in solitaria.
“Io conosco un posto dove i curiosi come te possono perdere la testa”
PROFONDO ROSSO
L’ho lasciato per ultimo, ma è il più importante di tutti, per me, quello a cui mi sento più legata.
Ha segnato definitivamente l’orientamento dei miei gusti e le mie inclinazioni.
Se dovessi rifare la top domani, probabilmente li cambierei tutti tranne questo film.
Marc: “Ti ho già detto una volta che non si dura tanto, a bere come fai tu"
Carlo: “E io ti ho risposto anche: chi vuole durare?"